Pesaro 43 - Sos Europa Doc - Nasiona/Forsaken Paths

Piccole comuità appartate, volutamente o forzatamente isolate. Da qui prende l’abbrivio il progetto interculturale fra Turchia e Polonia, i cui frutti, Nasiona e Forsaken Paths, affrontano l’analisici sociologica di piccolissime realtà al limite dell’eremitaggio.
Una famiglia polacca che nelle proprie, cupe giornate trascina con sé il peso di un lutto incancellabile. Le feste piene di musica, balli, colori e vita di una minuscola etnia fra i monti dell’Anatolia. Immagini opposte ma speculari, riflesso di realtà tagliate fuori dal mondo. Il dolore, l’odio, la sofferenza, ma anche l’amore, l’attaccamento alle proprie radici e valori trovano nell’opera dei registi Wojciech Kasperski e Ruya Arzu Koksal una foce comune. Realtà accomunate dalla stessa volontà di difesa, arroccate per proteggere il proprio passato, sia esso minacciato dalla civiltà che avanza, una Istanbul pronta ad accogliere chi fugge dalla vita montana, o dagl’occhi di una società pronta a giudicare. Tanto distanti sono le motivazioni, le atmosfere, gli umori dei due documentari, tanto sono vicine le anime dei loro protagonisti, dei loro occhi. Gli occhi vitrei di una madre che ha visto la propria figlia suicidarsi, impiccata ad una trave, e quelli impalati, ma pieni di ricordi, di un’anziana che vede le giovani generazioni, i suoi figli, i suoi nipoti, persi per sempre, "corrotti" dalla modernità. "Non saranno più le stesse feste senza i giovani" ripete l’anziana.
L’etica puramanete antropologica dell’analisi dei due registi, perfettamente rispecchiate dalle dichiarazioni della Koksal, rimanda le atmosfere e le immagini di universi molto distanti. I colori, dal grigio spento della Polonia ai rossi accesi turchi, trasmettono l’umore di usanze e popoli vivi, distanti anni luce dai vuoti quadri da località turistica. E’ quasi tangibile il dolore di una casa vuota, è quasi tangibile la gioia sfrenata delle danze e della musica. Una passeggiata fra le montagne, una boccata d’ossigeno dopo l’asfissia delle cupe mura polacche.
Giampiero Francesca
Regia: Wojciech Kasperski; sceneggiatura: Wojciech Kasperski; fotografia: Szymon Lenkowski; montaggio: Tymek Wiskirski; suono: Iwo Klimek; formato: Colore, HDV; produttore: Krzysztof Kopczynski; produzione: Eureka Media; distribuzione: Krakow Film Foundation; origine: Polonia 2005; durata: 28’
Regia: Ruya Arzu Köksal; sceneggiatura: Ruya Arzu Köksal; fotografia: Aydin Kudu; montaggio: Oguz Karabeli, Aydin Kudu; suono: Oguz Karabeli, Aydin Kudu; musica: Ali Çinkaya, Süleyman Yasar, Ibrahim Tarhan, Ali Riza Yasar, Birol Topaloglu, Fuat Saka; scenografia: Ruya Arzu Koksal; formato: Colore, Mini dv; produttore: Aydin Kudu; produzione: TurkishMoon; distribuzione: TurkishMoon; origine: Turchia 2006; durata: 36’; sito: www.turkishmoon.com
