Pesaro 48 - Lower Upper Cut - Concorso

Degli studenti tedeschi dell’ultimo anno della scuola di teatro devono preparare un adattamento di I bassifondi di Maksim Gorkij come prova finale. Il problema è che vengono lasciati in balia di se stessi: il loro professore non li segue, ed il suo rimpiazzo è a sua volta scacciato poco prima del grande evento.
Lower Upper Cut di Nicolas Wakerbarth rientra nella categoria, abbastanza visitata dal cinema nonché dalla letteratura, dell’allestimento di uno spettacolo teatrale, che si fa generalmente metafora di considerazioni più ampie e meta-discorsi sulle arti performative. Nel nostro caso il cuore della storia sono proprio gli attori, le loro insicurezze e manie sul percorso che li porta a interpretare i loro personaggi. Il film, che aspira ad essere una commedia, è girato come una sorta di documentario che segue molto da vicino i pochi giorni che precedono la prova, senza mai uscire dalle aule della scuola. L’intento ironico però può essere colto, e raramente, solo sulla carta, ad esempio negli atteggiamenti del laido professore o nel contrapporsi narcisistico della sua interpretazione dell’opera a quella della professoressa che brevemente lo sostituisce.
Ma non si ride guardando Lower Upper Cut: si è piuttosto più straniati e incerti sino alla fine su dove il regista voglia andare a parare. La “rivolta anarchica” del finale apre uno squarcio di comprensione, illuminando il problema dei limiti della creatività, di cosa debba essere considerato arte e nella fattispecie buona recitazione. Le tante versioni dei personaggi del dramma che infatti abbiamo visto sinora si trasformano in un gesto di pura creatività, nonché di critica verso un ambiente accademico asfittico e incollato al luogo comune.
Gli attori sono molto bravi, ma questo non basta a togliere a Lower Upper Cut un aspetto complessivo di racconto non riuscito sul mondo del teatro e di commedia mancata, che forse parla in termini comici ai soli addetti ai lavori.
(Unten Mitte Kinn) Regia e sceneggiatura: Nicolas Wackerbarth; fotografia: Bernhard Keller; montaggio: Janina Herhoffer; interpreti: Kathleen Morgeneyer, Anne Muller, Luise Berndt, Grit Paulussen; produzione: ZDF, Schramm Film Foerner & Weber; origine: Germania; durata: 89’.
