Qualche nuvola

Che cos’è che rende tale un clichè? Sicuramente un legame con la realtà – nel caso di Qualche nuvola di Saverio Di Biagio la realtà delle coppie italiane – in cui alcune situazioni sembrano veramente ripetersi quasi seguissero un canovaccio usurato. Ma forte è anche la consolatoria possibilità di semplificazione che il clichè offre: l’opportunità di far ricadere la complessa natura del reale in schematismi di ricezione immediata. Ed è così che una storia che regala anche qualche momento di divertimento – nonché un buon affresco della Roma fuori dal centro storico e dalle vie della dolce vita – resta tutto sommato abbastanza insipida.
Qualche nuvola racconta una classica crisi pre-coniugale tra Diego e Cinzia, lui muratore e lei ragazza che attende solo di essere sposata dal suo fidanzato di lunga data. Sullo sfondo il quartiere del Quadraro, gli amici di borgata, il lavoro nel cantiere e così via.
Un piccolo cammeo molto divertente va ad Elio Germano, ma c’è anche un cammeo di culto per gli appassionati del trash: nel ruolo di un muratore rumeno che lavora con Diego e vuole suonare al matrimonio con la sua banda di parenti c’è il rapper rumeno Spitty Cash, che qualche tempo fa spopolò su Youtube con una canzone delirante dal titolo Difficoltà nel ghetto.
A poche settimane dal matrimonio nella vita di Diego irrompe Viola, cugina dell’ingegnere che è suo datore di lavoro e che commissiona al protagonista di ristrutturare la casa della ragazza. Ed ecco l’incontro e la passione tra l’uptown girl ed il downtown man: lei che vuole fare di un vecchio ripostiglio nella sua casa una camera oscura, perché ovviamente fa la fotografa come tutte le fanciulle del bel mondo, e predilige pure il bianco e nero che fa tanto vintage. E ancora lei che lo aiuta a ristrutturare casa con una felpa della Sorbona, lo porta in bar-librerie molto chic e lo convince a leggere Murakami Haruki. Lui che le racconta toccanti storie sul padre che portava venti ceste di frutta alla volta ai mercati generali.
L’impasse del tradimento prenuziale verrà risolta da Cinzia, e Diego, da buon maschio italiano, non si tirerà indietro. I dettagli della risoluzione non possono essere raccontati, e però danno vita al risvolto amaro della vicenda che, pur restando nel luogo comune, risolleva il tenore del film. Niente happy end tradizionale, e va bene. Il finale ambiguo non può però essere una scappatoia dal conformismo del racconto.
(Qualche nuvola) Regia: Saverio Di Biagio; sceneggiatura: Saverio Di Biagio; fotografia: Francesco Di Giacomp; montaggio: Marco Spoletini; musica: Francesco Cerasi; interpreti: Michele Alhaique (Diego), Greta Scarano (Cinzia), Aylin Prandi (Viola), Giorgio Colangeli (Umberto); produzione: Minollo Film, Bartlebyfilm, Relief; distribuzione: Fandango Distribuzione; origine: Italia; durata: 99’.
