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Quell’estate

Pubblicato il 19 dicembre 2008 da Marco Di Cesare


Quell'estate

Quell’estate è il periodo dell’amore: amore cui tornare, del quale avere paura, amore nel quale confidare, in viaggio da Roma alla Maremma, verso la vecchia casa di campagna che rappresenta una speranza per ogni membro della famiglia Rienzi. Dal padre Vittorio (Alessandro Haber), ancora convalescente per un attacco cardiaco, alla figlia Eleonora, giovanissima madre di Lucrezia, nata dopo un’unica notte, quella trascorsa l’anno prima con Antonio, il bello del paese che è all’oscuro di tutto; dalla madre Marinella (Pamela Villoresi) che spera di poter risollevare un matrimonio ormai stanco, fino al quindicenne Matteo che non vuole altro che ritrovare Fiorenza. E sarà anche la stagione di Giulio, giovane del luogo, nuovo insegnante di inglese per Matteo. Quell’estate è qualsiasi altra estate, persa nella natura, stagione che unisce e separa uomini e donne, una di quelle degli anni Ottanta.
Quell’estate segna l’esordio nel lungometraggio per la trentasettenne regista fiorentina Guendalina Zampagni, autrice qui di un film delicato e garbato, che regala attimi di sincero sentimento e di dolore che scorre lieve in superficie, assieme a momenti di comicità che scendono nel profondo. Qui la Zampagni è aiutata anche da Tommaso Avati, realizzatore di uno script che presenta una forma assai migliore rispetto a quello che ci aveva regalato attraverso Per non dimenticarti. Quell’estate rimane sui personaggi, li accarezza e li ama sotto ogni loro aspetto, senza giudicarli, anzi perdonandoli, facendoli apparire così ’veri’. Immagini di calda malinconia per un tempo passato da vivere nel presente che ci parlano non solo della centralità della famiglia, ma anche dell’importanza dell’amore, del rispetto e della sincerità come unici collanti di qualsiasi gruppo sociale. E, soprattutto, del perdono da parte di chi non è stato rispettato nel suo diritto di essere rispettato: come Matteo nei confronti di un padre che tradisce la moglie e si porta l’amante anche in vacanza, un padre che, però, almeno giungerà a pentirsi con sincerità.
Di certo non è da attendersi chissà quale scavo nelle psicologie dei personaggi, come se ciò avesse potuto costituire un fardello contro la leggerezza generale del quadro d’insieme: tuttavia tale aspetto non può considerarsi come un difetto di particolare gravità, così come il fatto che i contrasti possano definirsi come tutt’altro che insanabili. Perché la regia, seppur non particolarmente ricercata o fantasiosa, sa efficacemente tenere per mano le redini del racconto, dosando bene lo spazio da dedicare ai personaggi, soprattutto quelli più giovani - ché tanto ad Haber e alla Villoresi basta poco per lasciare il segno - dando vita a un racconto ricco di una coralità ben equilibrata. Perché Quell’estate mette in scena le difficoltà del vivere, sulle quali vola leggero ad alta quota, con un sorriso lieto, come in una favola solo a tratti un po’ amara, interessante esempio di film adolescenziale che non suona falso e inutile come tanti altri dello stesso genere nati nella nostra terra negli ultimi anni.


CAST & CREDITS

(id.); Regia: Guendalina Zampagni; sceneggiatura: Tommaso Avati; fotografia: Giovanni Cavallini; montaggio: Natalie Cristiani; musica: Stefano Cenci; interpreti: Alessandro Haber (Vittorio), Pamela Villoresi (Marinella), Diane Fleri (Eleonora), Jacopo Troiani (Matteo), Michele Cesari (Giulio), Alessandro Bertolucci (Antonio); produzione: Barcelona Entertainment e Seven Hills Productions; origine: Italia, 2008; durata: 82’.


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