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Roma 2015 - Showbiz

Pubblicato il 21 ottobre 2015 da Stefano Colagiovanni

VOTO:

Roma 2015 - Showbiz

"Show must go on..."
- Queen

Cosa sono le nostre vite, se non delle storie da raccontare? Viviamo di sogni, di paure, ci confrontiamo con la realtà di tutti i giorni, la accettiamo, spesso la nascondiamo sotto un velo d’indifferenza, ma la verità è che finiamo con l’esserne succubi, perché a qualcosa dobbiamo pur sempre aggrapparci. E, il più delle volte, finiamo col rimanere da soli. Siamo noi contro il mondo. Sempre. Storie di vita. Quattro storie diverse tra loro ma, in questo caso, legate da un unico comun denominatore. Quello dello show business. O Showbiz, come ha scelto di chiamarlo Luca Ferrari, mente, braccio e narratore di un viaggio alla scoperta del “dietro le quinte” delle vite di quattro anime adottate e, come naturale conseguenza, imprigionate dal mondo dello spettacolo. Riccardo Modesti, conduttore televisivo, presentatore e patron di eventi legati al mondo della moda piccante, quella dell’intimo femminile; Schultz, storico microfonista per il Maurizio Costanzo Show e comparsa stabile in svariati programmi e talk show; Stefano Natale, caro amico di Carlo Verdone, materiale fonte d’ispirazione per il personaggio di Mimmo, storica macchietta impersonata da Verdone stesso in film come Bianco, rosso e Verdone e Un sacco bello; e, infine, Massimo Marino, goliardica voce delle notti trasgressive nei locali romani a luci rosse.

Ognuno di questi personaggi ha una storia da raccontare. E Luca Ferrari, che tre anni dopo Pezzi, vincitore del premio Doc It per il migliore documentario italiano al Festival Internazionale del Film di Roma del 2012, nonché candidato al David di Donatello, imbraccia nuovamente la telecamera e segue Riccardo, Schultz, Stefano e Massimo per strada, nei locali, perfino a casa loro, osservandoli da vicino, ma con sguardo distaccato: ecco in che modo batte il cuore di Showbiz, pompando nuda realtà, mostrandola senza mai giudicare, avvicinandosi quel tanto che basta per scrutarla e comprenderla, come una carezza accompagnata da un sorriso a metà. Così i quattro cavalieri della notte danzano come ombre tra la folla, con lo sguardo spesso perso nel vuoto e il pensiero rivolto verso un passato a suo modo glorioso, annaspando per restare a galla nella quotidianità, tra racconti, vecchie conoscenze e fotografie sbiadite dal tempo. E’ la solitudine dell’uomo avvizzito che decanta Showbiz, senza bisogno di denunciare o costringere alla riflessione: questa è la vita, sussurra Luca Ferrari, quella che ci costruiamo, che amiamo, che malediciamo e che, a volte, sembra starci troppo stretta, ma alla quale non rinunceremmo per niente al mondo, perché se fosse stato altrimenti, non avrebbe fatto al caso nostro. E con piglio autoriale, avvezzo alle tecniche documentaristiche che hanno contraddistinto la sua carriera giornalistica, Ferrari compone un collage intimo, ma imparziale, cucendo riprese dal vivo con frammenti video d’antologia della televisione (romana e nazionale), riscoprendo usi e mode dagli anni Ottanta e Novanta: tendenze e abitudini apparentemente superate ma, in realtà, solo nascoste nell’ombra, dietro le luci dei riflettori. Non c’è bisogno di calcare la mano, ricercando la risata, attirando l’attenzione. Pensano a tutto Riccardo, Schultz, Stefano e Massimo, con le loro espressioni, le loro voci, i loro gesti. Semplicemente vivendo come hanno sempre voluto fare o, per lo meno, provandoci.

Showbiz dura solo settantacinque minuti. Si dissolve in silenzio, abbandonando i quattro protagonisti che neppure sembrano accorgersene. Non è un difetto. Dispiace, ma un’ora di riprese in più non avrebbe fatto alcuna differenza. Non c’è mai tempo sufficiente per raccontare e comprendere appieno una sola vita. Pensare di provarci con quattro, sarebbe pura utopia.


CAST & CREDITS

(Showbiz); Regia: Luca Ferrari; sceneggiatura: Luca Ferrari; fotografia: Luca Ferrari; montaggio: Adriano Paturno; musica: Antonio Giannantonio, Marco Saitta, Aronne Piperno; interpreti: Riccardo Modesti, Schultz, Stefano Natale, Massimo Marino; produzione: KimeraFilm; distribuzione: KimeraFilm; origine: Italia, 2015; durata: 75’;


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