San Andreas

Il trauma è sin dall’inizio percepibile e le vittime, protagoniste “inconsapevoli”, trovano, reattive, la forza di reagire e contrastare il “nemico”. Esse sono perfetti nuclei epici immersi in un valzer di effetti speciali e azioni ricamate.
La faglia si San Andreas è famosa per la sua costante di svegliarsi energicamente ogni centocinquant’anni; considerando che siamo già oltre i cento anni, ecco che si innesca in quadro il percorso tumultuoso che durerà per l’intero arco narrativo. Tra San Francisco e Los Angeles correranno e voleranno così, nel tentativo di recuperare l’amata figlia Blake, il soldato speciale Ray e sua moglie Emma.
Un film catastrofico o disaster movie condotto con tecnica priva di cuore; abbiamo una struttura rigorosamente classica a tre atti con un incipit preparatorio e allusivo, una fase centrale spettacolare e orizzontale e un climax finale molto “telefonato”. Gli attori vivono battute percepite come prevedibili e il registro pompeiano, caratterizzato dagli effetti speciali, non riesce a far salire il livello della pellicola. Tra palazzi che crollano come castelli di sabbia, terrazzi hi-tech in fiamme, fette enormi di terreno che si dividono, coincidenze temporali clamorose e tensive, dialoghi basici, ecco che anche un bravo attore come Paul Giamatti, di fatto il polo scientifico di questo immaginario, si congeda in maniera claudicante.
Anche gli amanti del genere potrebbero essere portati a non appassionarsi al versante adrenalinico del film per essere investiti dai problemi di sceneggiatura e dall’attorialità precaria, Dawyne Johnson in primis. Gli americani sono i maestri nel raccontarci il rapporto tra l’uomo e la forza, distruttiva, affascinante, bruta, inaspettata, della natura ma in questo caso hanno reso il tutto spettacolare ma arido, ambizioso, nelle premesse, ma deludente, nell’atto pratico.
(San Andreas); Regia: Brad Peyton; sceneggiatura: Carlton Cuse, Andre Fabrizo, Jeremy Passmore ; fotografia: Steve Yedlin; montaggio: Bob Ducsay; musica: Andrew Lockington; interpreti: Dwayne Johnson, Carla Gugino, Alexandra Daddario, Ioan Gruffrudd; produzione: Warner Bros, Village Roadshow Pictures, New Line Cinema, Flynn Picture Company; distribuzione: Warner Bros Italia; origine: USA, 2015; durata: (esempio) 114’;
