Sette opere di misericordia

Un esordio importante, coraggioso, una conferma che non si piega alle pressioni più barbare e alle più basse logiche del botteghino. Un film che deciso prosegue quell’idea rigorosa e seria di cinema che già, tra corti, documentari e istallazioni, i fratelli Gianluca e Massimiliano De Serio ci avevano invitato e insegnato a seguire. C’è un rapporto sano di forma e contenuto in Sette opere di misericordia, c’è uno spazio vivo che contiene, senza abusare del proprio potere, le figure dell’opera. C’è una lotta istintiva e un remare cieco e controcorrente verso la liberazione dell’umanità. C’è un buio paludoso di miseria morale nel quale nuota un’altra esperienza di sradicamento, un’altra crisi d’identità (tema dominante nel cinema degli autori torinesi) che cerca disperatamente di trasformarsi in altro. E’ una ragazzina moldava che si muove come un animale selvatico dentro una periferia metallica e gelida, di grate e trasporti pubblici, di rumore sordo. Il suo silenzioso dolore, avvolto dall’indifferenza del contesto esterno, si ferma sulla forza che può nascere, miracolosamente, da una relazione umana. Il suo percorso di umanizzazione parte da uno smarrimento feroce, e si attua attraverso l’incontro con un uomo solo, debole e stanco. Rassegnato e sofferente, indurito anch’egli dalle dinamiche della sua società, preda facile di altra povertà. Due marginalità, due corpi senza difese e distanti tra loro anche per età, riescono a reagire e a toccarsi, in modi via via sempre meno violenti, e ad allontanarsi lentamente dalla disumanità. Lo fanno più col corpo che con le parole, coi volti che i registi riescono a filmare con passione e talento. Sette opere di misericordia è un film positivimante complesso, interessato soprattutto al percorso dei suoi personaggi. E’ un film forte di immagini intense e precise, essenziali, e di un importantissimo lavoro sul suono. Opera sincera e sentita, come ogni racconto di Gianluca e Massimiliano De Serio. Preziosi giovani autori italiani, con un’idea nobile di cinema in testa, appena all’inizio, per fortuna nostra, della loro carriera, anche se già forti di tanta esperienza. Il loro film uscirà in sala all’inizio del 2012, e speriamo che il pubblico premierà il loro coraggio, la loro coerenza e le loro capacità espressive.
Regia, soggetto e sceneggiatura: Gianluca e Massimiliano De Serio; Montaggio: Stefano Cravero; Fotografia: Piero Basso Interpreti: Roberto Herlitzka (Antonio), Ignazio Oliva (Max), Olimpia Melinte (Luminita), Stefano Cassetti (Angelo), Cosmin Corniciuc (Adrian); Suono: Mirko Guerra, Sonia Portoghese; Produzione: La Sarraz Pictures s.r.l.; in collaborazione con Elefant Film e Rai Cinema; Distribuzione: Cinecittà Luce
