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Sex List - Omicidio a tre

Pubblicato il 1 settembre 2008 da Fabiana Proietti


Sex List - Omicidio a tre

Se Ewan Mc Gregor avesse fatto due chiacchiere con Rebecca De Mornay avrebbe saputo che è meglio non farlo mai con uno sconosciuto. E anche, forse, che sarebbe meglio scegliere i copioni con più attenzione, tanto per non vedere il proprio nome immischiato in un noioso thrilleraccio di fine estate.
Invece, il talentuoso attore scozzese si trova a vestire i panni di un contabile consulente free lance per grandi aziende, rigidino e represso, la cui grigia routine viene sconvolta da un incontro fortuito con il proprio opposto: Wyatt Boose, avvocato rampante, fascinoso e incredibilmente generoso nei confronti dell’occhialuto giovanotto con il talento per le cifre. Tanto da lasciargli sul suo cellulare una misteriosa lista di numeri i cui intestatari sembrano essere esclusivamente bellissime donne desiderose di bollenti incontri sessuali senza convenevoli.
E la Sex List cambia la vita amorosa del contabile Jonathan, almeno fino all’incontro con la bionda S. (Michelle Williams) che tramuta l’attrazione fisica in grande amore. Ma l’improvvisa scomparsa della ragazza precipita il giovane tra le spire avvolgenti di un perverso piano ordito proprio da Wyatt (come ogni spettatore, per quanto stolto, poteva capire dal primo frame che incorniciava il volto sin troppo suadente di Hugh Jackman, anche produttore della pellicola).

Un po’ (troppo) Cattive compagnie, che richiama alla mente per l’ambientazione yuppie, nonostante la cornice non sia più quella dei giovani di Wall Street di fine anni 80; un po’ intrigo hitchcockiano, per il tema dell’innocente ‘incastrato’ costretto a discolparsi da sé; e perfino un po’“thriller- buddy movie” alla Face Off o The Prestige – per il rapporto speculare che si configura tra i due protagonisti, chiarito inequivocabilmente nel finale – il film dell’esordiente Langenegger è un frullato di tutte le tendenze del genere dagli anni 50 ad oggi, mescolato, o meglio rimestato, senza alcuna originalità, senza alcuna urgenza di lasciare una nuova impronta. Sarebbe anche bastata una confezione di mestiere, con un intreccio gustoso, invece della solita struttura a scatole cinesi con voragini di sceneggiatura.

Un tempo il thriller erotico sapeva mantenere le promesse: per dire, Body Heat (Brivido Caldo) mostrava realmente corpi madidi di sudore, travolti dai sensi, una passione capace di piegare il maschio ad azioni immorali, per avere in premio una notte rovente con una dark lady crudele.
Sex List delude anche – o forse soprattutto - da questo punto di vista. Non c’è traccia di erotismo nell’annacquata pellicola e la trovata del sexy club da appuntamento telefonico “Sei libero stasera?”, per altro neanche così estrema, si rivela ben presto futile escamotage per dare inizio al racconto. Senza cogliere così quello che poteva essere il tratto più interessante della storia: la ricerca spasmodica di un contatto reale, caldo e umano, in un mondo anestetizzato, sempre più digitalizzato e virtuale, dove sembra più facile far volatilizzare milioni di dollari da un angolo all’altro del globo che stabilire una relazione umana.
La filosofia della Sex List improntata da Charlotte Rampling, lady di Wall Street (qui in un cammeo sprecato insieme a Natasha Henstridge) viene però presto relegata sullo sfondo, mentre si fa largo questo intrigo convenzionale e patinato provocato dalle poche apparizioni (è lecito essere messa in cartellone come protagonista con tre scene e un paio di battute?)di una Michelle Williams bella ma emaciata, che si fa fatica a trovare credibile nei panni di dark lady, così minuta e ragazzina com’è. E speriamo che l’estate cinematografica, con i suoi saldi ribassati di fine stagione, sia proprio finita.


CAST & CREDITS

(Deception) Regia: Marcel Langenegger; sceneggiatura: Mark Bomback; fotografia: Dante Spinotti; montaggio: Christian Wagner e Douglas Crise; interpreti: Ewan McGregor (Jonathan McQuarry), Hugh Jackman (Wyatt Boose), Michelle Williams (S.) Lisa Gay Hamilton (Detective Russo); musiche: Ramin Djawadi; produzione: Seed Productions, Rifkin-Eberts, Media Rights Capital;distribuzione: Mikado; origine: Usa 2008; durata: 108’; web info: sito italiano


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