Sitting Next to Zoe
Asal e Zoe sono due amiche quindicenni che vivono in una piccola cittadina della Svizzera. Trascorrono molto tempo assieme nella loro ultima estate prima che le loro vite da adulte inizino davvero. Asal di origini turche è timida e gracile. Zoe paffuta e ottimista sogna di diventare una truccatrice professionista. I loro sogni e le loro aspirazioni vengono messe in crisi, come la loro amicizia quando nella loro vita entra Kai, un affascinante ragazzo svedese. Asal vorrà perdere la sua verginità con lui. Zoe vorrà soltanto mantenere intatta la propria amicizia con Asal, malgrado Kai ci provi anche lei. Una prova prima di diventare adulte.
Il titolo del film Sitting Next to Zoe, opera prima della regista serbo-svizzera Ivana Lalovic (classe 1982), prende spunto dal dramma che riavvicina le due protagoniste, dopo che Zoe è entrata in coma. Malgrado ci siano tutti gli elementi della teenage comedy, la pellicola risulta debole e con una mancanza di un chiaro punto di vista narrativo.
Se la protagonista per tre quarti di film rimane Zoe, che in qualche modo si fa anche da tramite nela coppia, sul finale Asal assume la posizione principale all’interno della storia.
Questo continuo dialogo tra le due protagoniste non fa emergere in modo chiaro le due personalità. Se l’astrazione, nella quale vivono, può essere l’elemento memorabile del film, il resto è riempito di situazioni semplici, rese banali, che non rientrano in una coordinazione e direzione artistica degna di nota.
Per esempio, già il tema della prima volta oggi può essere un film.
Le aspirazioni delle adolescenti anche.
Il conflitto famigliare un’ulteriore possibilità di approfondimento.
L’arte e la creazione artistica per i giovani di oggi ancora di più.
Tutti elementi presenti nel film che però senza una chiara linea direttiva risultano tante scene con due brave giovani attrici, ma senza la necessaria analisi e respiro narrativo.
(Sitting Next to Zoe); Regia: Ivana Lalovic; sceneggiatura: Ivana Lalovic, Stefanie Veith; fotografia: Filip Zumbrunn; montaggio: Myriam Flury; musiche: Marcel Vaid; interpreti: Lea Bloch, Siir Eloglu, Runa Greiner, Charlie Gustafsson; produzione: Langfilm origine: Svizzera, 2013; durata: 90’;