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Star Wars: la guerra dei cloni

Pubblicato il 18 settembre 2008 da Luca Lardieri


Star Wars: la guerra dei cloni

A poco più di tre anni di distanza dall’uscita dell’ultimo capitolo in “carne ed ossa” sulla famiglia Skywalker e compagnia bella, La vendetta dei Sith, George Lucas torna a farci sognare di galassie lontane lontane con Star Wars: The Clone Wars, cartone animato che darà il via ad una serie televisiva, sempre animata, molto attesa in tutto il mondo.

Ambientato tra il secondo capitolo della saga, L’attacco dei cloni, ed il terzo, The Clone Wars ci mostra un universo dilaniato dalle continue battaglie che vedono l’uno contro l’altro, l’Esercito Repubblicano, guidato dai cavalieri Jedi, e i droidi della Confederazione dei Pianeti Indipendenti, capeggiati dal terribile Conte Dooku (ex Jedi deluso) ed un manipolo di suoi discepoli, tra cui la perfida Ventress. Nel tentativo di riportare ordine e pace in tutto l’universo, sconfiggendo i separatisti, Obi-Wan e Anakin, al quale è appena stata assegnata una giovane apprendista Jedi (Padawan) Ahsoka Tano, si ritrovano impegnati in una missione molto complessa: ritrovare il figlio rapito di Jabba the Hutt, riportarlo a casa sano e salvo e assicurarsi così libero accesso sul pianeta degli Hutt.

Il cartone animato, interamente realizzato con la computer grafica, non solo è ben fatto e curato nel minimo dettaglio, ma ha il grande pregio di offrire una trama avvincente (anche se non molto originale) per il pubblico adulto, abbinata a tutti i cliché del più classico cartoon vecchio stampo che lo rendono appetibile e avvincente anche per i più piccini. Il ritmo è incalzante, le scelte visive del regista (l’esordiente Dave Filoni) molto azzeccate e persino le banali scenette comiche che si susseguono tra i vari droidi della galassia, si lasciano vedere e divertono nella loro semplicità. La complicità che si instaura tra l’esuberante Anakin Skywalker e la sua giovane Padawan, ancor più scapestrata di lui, è resa in maniera del tutto priva di retorica e ammicca continuamente allo spettatore “colto” che già conosce tutti i retroscena delle duplice personalità di Anakin. Questa doppia ottica nella quale si immerge la pellicola, non solo la rende una piacevole sorpresa capace di raddrizzare i nasi a quanti di noi, appassionati della saga, avevano già cominciato a storcerli, convinti che sarebbe stata un’operazione in grado di seppellire quanto di buono era stato fatto da Lucas e compagni, ma riesce a far maturare la voglia di assistere ai quarantaquattro episodi televisivi da trenta minuti ciascuno che a breve prenderanno vita sul piccolo schermo.
Sicuramente non all’altezza dei migliori episodi della doppia trilogia, ma comunque un prodotto accattivante, ben realizzato e assolutamente non noioso che apre nuovi orizzonti ad uno dei filoni di fantascienza più longevi e amati della storia del cinema.


CAST & CREDITS

(Star Wars: The Clone Wars) Regia: Dave Filoni; sceneggiatura: Henry Gilroy, Steven Melching e Scott Murphy; montaggio: Jason Tucker; musica: Kevin Kiner; voci: Matt Lanter (Anakin Skywalker), Ashley Eckstein (Ahsoka Tano), James Arnold Taylor (Obi-Wan Kenobi), Christopher Lee (Conte Dooku); produzione: Lucasfilm Animation; distribuzione: Warner Bros.; origine: USA, 2008; durata: 98’.


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