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SUSPICIOUS RIVER

Pubblicato il 17 settembre 2002 da Andrea di Mario


SUSPICIOUS RIVER

Essere in orario non è sempre decisivo. Una buona regola di mestiere insegna che bastano i primi tre minuti di un film per capire se è buono o meno. Come vedere un sarto alle prese con un pezzo di stoffa informe: la prima sforbiciata, la sua direzione ecc. non ci dicono nulla del vestito che sarà, anche se in qualche maniera ci dicono ‘già’ tutto, perché a dispiegarsi non è la lama ma la lingua, la parola sicura (o confusa) di chi è concentrato sul suo fine. Altrimenti c’è il prét a porter: fogge diverse, componibilità, affidabilità, adattabilità. Lì il risultato lo si coglie alla fine del lavoro quando si deve capire se l’abito ‘non scuce’. E Suspiciuos River scuce nel finale, denudando un soggetto abbastanza trito, seppure ben congegnato e dotato dei migliori accessori. Il parallelismo col dramma della protagonista - la vicenda di una bambina costretta a subire la violenza (violenza = sessualità) del mondo adulto -; il bozzetto della vita coniugale tormentata; il fiume-immagine sensibile e il motel crocevia di brutture, stanza della tortura; un’attrice brava a scriversi sul volto le espressioni elementari che servono a costruire il racconto senza parole della sua esistenza malcerta e coraggiosa assieme. Resta il ‘senso’ del film e anche per questa specifica valgono le stesse regole. Il diario segreto, la favola nera, il non dire piuttosto che dire e condursi oltre il limite del dicibile, tra le lingue di fuoco del giovannadarchismo sono, appunto, di vulgata. Quasi una novella da Hitchcock presenta al femminile. Film buoni, che piacciono, in basso e in alto, come era piaciuto Boys Don’t Cry.

SETTEMBRE 2002

regia: Lynne Stopkewich; sceneggiatura: Lynne Stopkewich;soggetto: dal romanzo di Laura Kasischke; fotografia: Gregory Middleton; montaggio: Allan Lee; musica: Don MacDonald; scenografia: Don MacAulay; costumi: Sheila White;interpreti: Molly Parker, Callum Keith Rennie, Mary Kate Welsh, Joel Bissonnette, Deanna Milligan; produzione: Michael Okulitch, Raymond Massey per Okulitch-Pederson Company; Canada; distribuzione: Beyond Films; Keyfilms;

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