Svalvolati on the Road

Ricordate Scappo dalla città – la vita, l’amore e le vacche (t.o. City Slickers – Ron Underwood, 1991) ? Bene, sostituite le vacche con quattro Harley Davidson e avrete Svalvolati on the Road (t.o. Wild Hogs), cioè quattro amici in piena crisi di mezza età, insoddisfatti chi del lavoro chi della moglie che decidono di piantare tutto per un, abbastanza improbabile, coast to coast verso il Pacifico, in sella alle proprie moto.
Nonostante un cast di tutto rispetto il film, che in America ha avuto un buon successo, a nostro avviso non regge il confronto con la pellicola di Underwood, maggiormente strutturata ed in generale più godibile, mancando di compiutezza e limitandosi a rispolverare gag piuttosto puerili, in grado di suscitare qualche sorriso ma insopportabili nel loro continuo e ciclico riproporsi sino al termine del film.
Ritornando al cast, Tim Allen, John Travolta, Martin Lawrence e William H. Macy prestano il proprio volto ai quattro motociclisti. Buona l’intesa che ne esce fuori, frutto soprattutto di una tipizzazione dei personaggi atta a garantire sia un necessario processo identificativo che quel gioco di contrasti, di caratteri e comportamenti, da cui nascono le situazioni più coinvolgenti e divertenti. Immancabile, chiaramente, il Travolta ballerino, qui in versione di insegnante di danza.
A loro si affiancano Marisa Tomei, nei panni di una graziosa cameriera della provincia Americana ed un cattivissimo, più patetico a dire la verità, Ray Liotta, aggressivo capo dei ‘Del Fuegos’, banda di centauri che renderanno la vita piuttosto dura ai nostri protagonisti.
Lontano dal riallacciarsi a quel filone cinematografico che tra gli anni sessanta e settanta resero celebri i bikers e i loro ‘cavalli d’acciaio’, pur essendo presente un’apparizione del grande Peter Fonda (Easy Rider – Dennis Hopper, 1968), il problema del film non è tanto nell’idea che, anche se non proprio originale, se ben sviluppata e condotta, raramente fallisce in termini di divertimento. Quattro amici che partono alla ricerca di una perduta giovinezza garantisce, infatti, quasi sempre quel mix di nostalgia e commedia che non può che giovare ad un film di questo genere.
Qui, però, manca la regia. Walt Becker, già autore di alcune discutibili opere, su tutte quel Maial College del 2002, infatti, si limita ad amministrare lo scorrere della pellicola senza un minimo di incisività. Con il materiale umano a disposizione molti sarebbero potuti essere gli spunti narrativi da approfondire. Invece, sembra che ci si voglia astenere dal dare una consistenza leggermente superiore alla pellicola, quasi per paura di appesantirla troppo. Cosa, questa, non giustificabile dal target piuttosto giovanile a cui punta il film, perché proprio la mancanza di originalità della regia diminuisce radicalmente la sua capacità comica che, almeno in potenza, non era affatto male.
Pur non annoiando, dunque, il film è più da considerarsi un’occasione mancata che un prodotto del tutto riuscito.
(Wild Hogs); Regia: Walt Becker; soggetto e sceneggiatura: Brad Copeland; fotografia: Robbie Greenberg; montaggio: Christopher Greenbury, Stuart H. Pappè, Ryan Folsey; musica: Teddy Castellucci; interpreti: John Travolta (Woody), Martin Lawrence (Bobby), William H. Macy (Dudley), Tim Allen (Doug); produzione: Touchstone Pictures, Tollin/Robbins Production; distribuzione:Buena Vista International; origine: USA, 2007; durata: 99’; webinfo: Sito ufficiale
