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THE EXORCIM OF EMILY ROSE

Pubblicato il 16 settembre 2005 da Matteo Botrugno


THE EXORCIM OF EMILY ROSE

Presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, The exorcism of Emily Rose è un bizzarro film che parte da un’intuizione geniale per poi perdersi ed arrancare in modo estenuante fino al finale. E’ in corso una causa in cui un sacerdote, (Tom Wilkinson), accusato di aver lasciato morire una ragazza con disturbi psichici, viene difeso da una giovane avvocatessa (la bella Laura Linney), che si mette contro giudici, avvocati, giuria popolare, arcidiocesi e contro la scienza stessa, tentando di dimostrare, con delle prove più o meno coerenti, che la ragazza uccisa, Emily Rose appunto, (Jennifer Carpenter, figlia del grande regista John Carpenter), avesse un male cui la medicina riconosciuta non avrebbe potuto far fronte: la possessione diabolica. Il film quindi è costituito da scene in tribunale e da arringhe senza fine, alternate a flashback della degenerazione fisica e psichica della ragazza, creando un certo circolo vizioso costituito da noia e prevedibilità. Le scene del processo sono interminabili e per quanto Derrickson, in collaborazione con Paul Harris Boardman, abbia costruito una sceneggiatura discreta, non si riesce proprio a rimanerne coinvolti. Le scene girate seguendo i canoni del cinema horror, (quelle dei flashback) per la maggior parte risulterebbero anche godibili, pur accettando le infinite citazioni dei tanti film dedicati ai demoni e alla loro vittoria sulla coscienza umana (primo fra tutti ovviamente L’esorcista di William Friedkin), ma il concetto che sfugge a molte nuove leve del cinema horror è che le urla strazianti, durante sequenze lunghe anche un quarto d’ora, all’inizio impressionano, ma poi irritano. Siamo delusi perchè il regista dimostra di avere un buon talento creativo nella scelta di situazioni angoscianti e intuizioni interessanti soprattutto nella direzione di Jennifer Carpenter, che con le sue voci infernali e le sue raccapriccianti contorsioni, riesce quasi a convincerci che sia davvero indemoniata. D’altronde Father Moore sostiene, rivolgendosi all’avvocato d’accusa e a tutta la giuria, che i demoni esistono davvero. Idea sfruttata solo in parte, ed è un vero peccato, perché questo esorcismo sui generis, avrebbe potuto rivelarsi una vera sorpresa. Bersaglio mancato.

[Settembre 2005]

Cast & Credits:

Regia: Scott Derrickson; sceneggiatura: Scott Derrickson, Paul Harris Boardman; montaggio: Lindsay Morrison; fotografia: Tom Stern; interpreti: Laura Linney, Campbell Scott, Jennifer Carpenter; produzione: Sony picture releasing; distribuzione: Medusa.

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