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The Green Hornet

Pubblicato il 28 gennaio 2011 da Luca Lardieri


The Green Hornet

Il Calabrone Verde (aka The Green Hornet) è un prodotto cinematografico che difficilmente deluderà lo spettatore medio. Buon ritmo, sequenze spettacolari e soprattutto tanta, tantissima ironia. Un supereroe sui generis che si trova a combattere la criminalità organizzata di una città come Los Angeles, quasi per caso. Un uomo “normale” che decide di nascondere dietro una maschera la propria identità, spinto dalla goliardica voglia di emulare le gesta dei vari Superman e Batman. Personaggi del mondo dei fumetti che Britt Reid, lo scapestrato figlio di un magnate dell’editoria, James Reid, ha sempre visto come modelli “reali” da seguire. Un uomo rimasto bambino dunque, incapace di distinguere realtà e finzione, “intrappolato” all’interno di un immenso palazzo, nel quale un padre ricco, esigente ed assente lo ha rinchiuso e dove inconsciamente lo ha fatto crescere viziato e immaturo. Dopo la morte del genitore, in seguito ad una sospetta reazione allergica causata dalla puntura di un insetto, Britt conoscerà Kato, misterioso braccio destro del padre, capace di invenzioni straordinarie e ottimo conoscitore delle arti marziali. Dopo averlo scelto come compagno di avventure, i due inizieranno una brillante collaborazione che li porterà a diventare un’improbabile e scapestrata squadra anticrimine.
Fin qui sembrerebbe il classico film di supereroi con una trama non troppo originale e con i soliti cliché del genere che la sapiente, divertente e divertita regia di Michel Gondry, complice anche la brillante sceneggiatura di Evan Goldberg (autore nato col Rapper Ali-G di Sacha Baron Cohen) e Seth Rogen (esilarante protagonista della pellicola e nuova star della comicità americana), riesce a trasformare in una action comedy un po’ pop e volutamente naif. Eccezionale poi il personaggio interpretato da Christoph Waltz, il cattivissimo Chudnofsky a capo di tutta la criminalità organizzata della città degli angeli che si trova a vivere una sorta di crisi di mezza età, dove la sua posizione di leader viene messa in discussione per via di un nome troppo difficile da pronunciare (che sul finire cambierà in un ancor più improbabile Sanguinowsky) e abiti inadatti allo stile che i tempi moderni richiedono a un boss mafioso. Quello di Waltz è sicuramente il personaggio più riuscito, dove Gondry è stato capace di lasciare maggiormente la propria impronta se non altro da un punto di vista filosofico. Altro personaggio riuscito è senz’altro quello del fido assistente Kato che spesso e volentieri strizza l’occhio a Bruce Lee (che ricordiamo essere stato il Kato della serie televsiva The Green Hornet andata in onda negli States sulla ABC tra il 1966 e il ’67) e il cui rapporto con Britt ricorda volutamente quello tra l’ispettore Closeau e Cato Fong nella fortunata serie de La pantera rosa di Blake Edwards (in tal senso la citazione risulta piuttosto evidente nella scena in cui Brit e Kato si sfidano a colpi di Karate). È proprio in questa capacità di mescolare generi come l’action movie e la commedia quasi grottesca, di creare continui rimandi con la serie televisiva degli anni Sessanta, l’essere intelligentemente capace di omaggiare grandi classici del passato e riuscire a prendersi gioco dei cliché che riguardano i supereroi mascherati senza mai trascendere nella parodia becera e spicciola che The Green Hornet ha il suo maggior pregio.
Un film che non ha alcuna pretesa se non quella di intrattenere e divertire senza volgarità gratuite e senza risultare eccessivamente scontato. In tal senso un film riuscitissimo e piacevolissimo la cui unica pecca è quella di cercare di ammaliare con un 3D che risulta piuttosto inutile e fastidioso. Consigliata, quindi, la visione classica, senza occhialetti e ingiustificata spesa aggiuntiva.


CAST & CREDITS

The Green Hornet; Regia: Michel Gondry; sceneggiatura: Evan Goldberg e Seth Rogen ispirata ai personaggi della serie radiofonica The Green Hornet creati da George W. Trendle e Fran Striker; fotografia: John Schwartzman; montaggio: Michael Tronick; musiche: James Newton Howard; interpreti: Seth Rogen (Britt Reid/Green Hornet), Jay Chou (Kato), Cameron Diaz (Lenore Case), Christoph Waltz (Chudnofsky), Tom Wilkinson (James Reid); Produzione: Columbia Pictures; distribuzione: Sony Pictures; origine: USA 2011; durata: 119’.


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