The Home Song Stories - Concorso - Tff 2007

A volte sullo schermo arrivano dei film che non hanno una storia molto originale, che in ogni singolo momento della loro durata sembrano essere un qualcosa di già visto, magari durante l’infanzia o comunque in un tempo abbastanza remoto da non permetterci di ricordarlo nitidamente. È questo il caso di The Home Song Stories, settimo lungometraggio del regista Tony Ayres, un melodramma vecchio stile, in cui una donna di facili costumi, ex cantante in un night club di Hong Kong, decide di seguire un marinaio australiano e di trasferirsi nella bellissima terra dei canguri con i suoi due figli. Ci troviamo nel 1971 e Rose, questo il nome della donna, dopo essere più volte scappata dalla casa del marito marinaio per cercare maggior fortuna con altri uomini, decide di ritornarvi definitivamente con i suoi bambini e mettere la testa a posto. Sarà invece l’inizio di drammatici eventi che la porteranno più volte a tentare il suicidio. Il tutto ci viene raccontato con la voce fuori campo del figlio minore, ormai grande e scrittore di professione, che attraverso i suoi occhi di allora ci accompagna in una straziante storia che pone davanti allo specchio una donna estremamente fragile ed insicura che non riesce a rassegnarsi al passare del tempo e di due fanciulli, Tom e May, che si vedono costretti a dover fare da genitori alla propria madre. Fin qui nulla di nuovo quindi, ma il film è fortemente impregnato di una dolcezza e di una semplicità vecchio stile, che rendono il film godibile anche nei suoi numerosi momenti di stanca, riuscendo ad arrivare alle nostre orecchie e al nostro cuore come una dolce eco che profuma di casa. Girato magistralmente, risulta geniale e toccante in alcuni spunti registici, come le continue sequenze in lunghissime carrellate che si succedono tra loro quasi a voler dare la perfetta idea dell’inquieto scorrere del tempo. Un film sicuramente non innovativo nè particolarmente ispirato, che comunque nella sua sincerità e nel suo trasudare passione e voglia di essere raccontato riesce ad arrivare come una pellicola soave ed intimista.
(The Home Song Stories); Regia e sceneggiatura: Toni Ayres; fotografia: Nigel Bluck; montaggio: Denise Haratzis; musica: Anthony Partos; interpreti: Joan Chen, Yuwu Qi, Joel Lok, Irene Chen; produzione: Wouter Barendrecht, Liz Koops, Michael McMahon, Liz Watts, Michael J. Werner, Daniel Yun; origine: Australia/Singapore; durata: 103’
