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The People vs. George Lucas - Roma 2010 - Extra

Pubblicato il 4 novembre 2010 da Giovanna Branca


The People vs. George Lucas - Roma 2010 - Extra

George Lucas è passato al lato oscuro della Forza. Dall’essere il temerario creatore della trilogia più amata di tutti i tempi – Star Wars – è giunto a diventare un avido capitalista senza cuore che ha snaturato la sua stessa creatura per poi girare un prequel altamente deludente . Quasi tutti i fan della saga “stellare” sono stati turbati dalle vicissitudini a cui i loro film adorati sono andati incontro.
Ma non tutti ci mettono ben tre anni ad elaborare un film di montaggio che è un atto di accusa contro le “ingiurie” subite dal loro film preferito. Lo fa invece Alexandre O. Philippe, che dal 2007 raccoglie interviste ai fan e tributi vari alla trilogia, e realizza così The People vs. George Lucas – un lavoro che esprime l’amore/odio che lega gli amanti incalliti di Star Wars al suo creatore, e ripercorre la storia della saga e dei progressivi cambiamenti ad essa imposti.
Il primo episodio di Guerre Stellari esce nel 1977, e non è esagerato dire che cambia non solo il cinema ma il mondo intero per sempre. In Europa sono gli anni di piombo, l’America è sull’orlo del fallimento in Vietnam, e Guerre Stellari rappresenta non solo un modo per evadere completamente innovativo, ma anche una metafora di un mondo migliore. _ George Lucas – appena uscito dalla delusione per come gli Studios avevano snaturato il suo American Graffiti - ha quasi un esaurimento nervoso per poterlo realizzare, dato che nessuno (neanche gli attori) credevano nel suo progetto.
Circa vent’anni e due capitoli dopo, però, Lucas decide che è giunto il momento di consegnare al mondo la versione di Star Wars che era sempre stata nella sua mente, ma non aveva mai potuto realizzare per i limiti tecnologici e di budget. Così, oltre ad aggiungere degli effetti digitali alla vecchia pellicola, inserisce anche una nuova scena (il dialogo di Han Solo con Jabba) e ne modifica altre.
Il problema, però, è che quando un’opera d’arte arriva ad essere un vero e proprio feticcio dell’adorazione dei fan, cambiarla potrebbe essere pericoloso. Soprattutto se i cambiamenti snaturano il senso profondo del film. E’ il caso di una sequenza in cui Han Solo (Harrison Ford) uccide un sicario mandato da Jabba. Mentre nella versione originale Solo sparava per primo, nella rivisitazione postuma spara solo dopo che il sicario ha già cercato di ucciderlo. La conseguenza è evidente anche per coloro che non sono amanti della trilogia: si è voluto edulcorare un personaggio che non solo era già perfetto, ma detiene anche uno status monolitico nell’immaginario di tutti gli amanti del film. E i fan di Star Wars non sono una categoria poco agguerrita.
I commenti raccolti da Philippe su questi “stupri” al film sono a tratti veramente esilaranti, soprattutto quando si concentrano a demolire i nuovi episodi di Guerre Stellari . Bersagli privilegiati sono gli aborritissimi midichlorian – incomprensibili molecole che in uno slancio para-scientifico Lucas colloca all’origine dell’esistenza della Forza - e l’ancor più odiato Jar Jar Binks, sventurato personaggio del primo episodio del prequel. La guerra dichiarata dai fan a Lucas è ricambiata dal regista, che nel seguito di La minaccia fantasma mantiene la presenza di Jar Jar, il quale per giunta alla sua prima apparizione sorride in macchina con un fare di scherno chiaramente rivolto ai suoi detrattori.
Il film regala anche delle vere perle quando mostra tutte le possibili rivisitazioni che i fan hanno fatto della saga, ma pecca un po’ di prolissità. _ E’ comprensibile che l’amore nei confronti della materia trattata possa aver fatto perdere al regista il senso della misura, ma il film sarebbe stato molto migliore tagliando una buona mezz’ora del materiale raccolto in questi anni, che è spesso ripetitivo.
La vera forza dell’opera sta però nell’accorata difesa della versione originale della saga, che Lucas ha inappellabilmente rimosso dal mercato e dalla memoria collettiva, in quanto - come affermato da lui stesso - le versioni in VHS sono destinate ad andare incontro ad un deterioramento inesorabile. Così, col passare del tempo, di Star Wars rimarranno solo le versioni rivedute e corrette. Non si può biasimare eccessivamente Lucas per quello che decide di fare con il suo film, al massimo si può scherzare su come i midichlorian siano la trovata più patetica del secolo. Ma voler privare la memoria collettiva di quel film che nel 1977 cambiò il mondo è una vera ingiustizia. D’altronde – come dice un altro e non meno famoso personaggio partorito dalla mente di Lucas, Indiana Jones – “dovrebbe stare in un museo”.


CAST & CREDITS

(The People vs. George Lucas); Regia: Alexandre O. Philippe ; fotografia: Robert Muratore ; montaggio: Robert Herscherberger; produzione: Robert Muratore, Vanessa Philippe, Anna Higgs ; origine: Stati Uniti, 2010 ; durata: 93’.


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