TORINO FILM FESTIVAL 2006

L’esplorazione a tutto campo delle nuove tendenze del cinema mondiale ed il recupero e la ricerca del recente passato cinematografico saranno le due linee guida, rifacendosi alle recenti dichiarazioni dei due direttori Giulia D’agnolo Vallan e Roberto Turigliatto, della 24° edizione del Torino Film Festival che prenderà il via il 10 novembre e si protrarrà sino al 18, e che sarà aperto dalla proiezione dell’ultimo lavoro di Clint Eastwood, Flags of Our Fathers, inserito nel Fuori Concorso.
Con dodici pellicole in competizione, la sezione principale del Festival si propone di continuare in quel processo di scoperta e valorizzazione di nuovi autori del cinema contemporaneo svolto sino ad ora. Diversi i paesi rappresentati. Tra le opere piace ricordare il primo lungometraggio di Mauro Santini Flor Da Baixa ed il bello e interessante Honor De Cavalleria di Albert Serra, rivisitazione in chiave intimista e lirica del Don Quijote de la Mancha, passato già sugli schermi di Cannes.
Ma come spesso accade, uno sguardo alle sezioni trasversali riserva le sorprese più gradite. In Americana troviamo i nuovi episodi della serie Masters of Horror, l’anno scorso, per dirla tutta, non sempre all’altezza delle aspettative. Da segnalare Bug, splendido horror di William Friedkin già presentato all’ultima edizione del Festival di Cannes, Broken Trail, ritorno al western di Walter Hill, a cui l’anno scorso proprio Torino ha dedicato una retrospettiva, e Directed By di Peter Bogdanovich, versione più estesa, con l’aggiunta di 13 minuti di nuovi materiali, del classico Directed by John Ford.
Titoli interessanti si rintracciano anche nel Fuori Concorso con Bing Bang Love, Juvenile di Takashi Mike e il secondo capitolo della saga diretta da Johnnie To Election 2 oltre che Marie Antoinette di Sofia Coppola, anche questo già presentato a Cannes. Da citare anche El Labirinto del Fauno di Guillermo Del Toro e la Director’s Cut di Klimt film di Raùl Ruiz in cui John Malkovich presta il volto al celebre pittore.
In Detours molte sono le pellicole che destano un certo interesse. Da segnalare innanzitutto l’omaggio a Danièle Huillet, scomparsa durante la recente Festa di Roma, e di cui il festival presenta l’ultima opera Quei Loro Incontri ma è opportuno sottolineare anche la presenza della nona elegia di Alexander Sokurov, di Tonino De Bernardi con Accoltellati e delle recenti opere brevi di Manoel de Oliveira, Jean-Luc Godard e Michael Snow.
Tre le retrospettive dedicate a Robert Aldrich, alla seconda parte della filmografia di Claude Chabrol e a Joaquìn Jordà, a cui si aggiunge un omaggio a Joe Sarno, regista newyorchese protagonista del mercato della sex-exploitation degli anni ’60 e ’70.
Chiudono i dieci titoli di Concorso Doc 2006 dedicato al documentario italiano sia in pellicola che in video, i 15 corti e mediometraggi del Concorso Spazio Italia, l’omaggio a Piero Bargellini, esponente dell’underground italiano, e l’evento speciale rappresentato dalla proiezione del nuovo lungometraggio di Luciano Emmer, protagonista di una retrospettiva due anni prima, Le Fiamme del Paradiso.
