Venezia 64 - The Nanny Diaries - Fuori Concorso
Un Mary Poppins in chiave moderna. Meno canterino, meno elegante, soprattutto meno riuscito e un po’ più infantile, ma, comunque, un film che per storia e personaggi ricorda molto l’opera disneyana con Julie Andrews. The Nanny Diaries (Diario di una tata), tratto dall’omonimo romanzo di Emma McLaughlin e Nicolaus Kraus, è una commedia semplice, leggera e divertente interpretata dall’ormai attrice feticcio di Woody Allen, Scarlett Joahnsson. L’adattamento cinematografico e la regia è dei coniugi-registi Robert Pulcini e Shari Springer Barman, già autori del delizioso e poco ricordato American Splendor. Per questo il film faceva ben sperare.
L’inizio della pellicola non delude le aspettative, perché per quanto il tono sia da favola per bambini, propone uno stile narrativo interessante. Partendo dal fatto che il personaggio principale nutre il desiderio di diventare antropologa, gli autori lasciano il racconto alla voce fuori campo della futura tata la quale presenta il racconto come un capitolo di uno studio etno-antropologico del genere umano, in particolare della gente di New York. Proprio la Grande Mela infatti fa da sfondo alla narrazione. Essa però non viene mostrata come la solita chiassosa metropoli americana. New York si presenta come un luogo della fantasia, in cui il caso è fautore del proprio destino e in cui la tata Annie Braddock può immaginare di volare con un ombrello (esplicito richiamo alla favola disneyana)
Il film non annoia, anzi diverte. Purtroppo non riesce mai a decollare e l’incipit incoraggiante si perde nella solita evoluzione che porta ad un finale in cui i ‘cattivi’ si redimono e vincono i bei sentimenti e la morale buonista. Non si può comunque considerareThe Nanny Diaries la solita commedia infantile (anche se si inserisce perfettamente nel genere). La coppia di autori costruisce la narrazione in modo originale e condisce il racconto di colori accesi e di personaggi che, seppur caricaturali, risultano lo specchio esatto della società (newyorkese) contemporanea. In particolari Mr. e Mrs. X (così li chiama la tata nel suo racconto - proprio per dare ancor di più un tono favolistico al film), interpretati dagli eccellenti Paul Giamatti e Laura Linney, rappresentano perfettamente la coppia borghese incapace di gestire un figlio se non con l’aiuto costante di una tata.
Un discorso a parte merita Scarlett Johansson. La giovanissima attrice infatti riesce a dare al personaggio ingenuità, aggressività, dolcezza, eleganza ed anche sensualità. Probabilmente è per questo che Woody Allen la ama così tanto. Nonostante ciò, la Mary Poppins di Julie Andrews non ha rivali. La sua classe e la sua eleganza sono unici e rimarranno sempre e solo parte di quel film memorabile.
Antonio Valerio Spera
(The Nanny Diaries); Regia: Robert Pulcini e Shari Springer Berman; soggetto: dal romanzo The Nanny Diaries di Emma McLauhlin e Nicolaus Kraus; sceneggiatura: Robert Pulcini e Shari Springer Berman; fotografia: Terry Stacey; montaggio: Robert Pulcini; musica: Marc Suozzo; interpreti: Scarlett Johansson (Annie Braddock), Laura Linney (Mrs. X), Paul Giamatti (Mr. X), Chris Evans; produzione: Film Colony – The Weinstein Company; distribuzione: RAI Cinema; origine: USA; durata: 107’