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Venezia 76 - Woman

Pubblicato il 1 settembre 2019 da Sarah Mataloni

VOTO:

Venezia 76 - Woman

Woman, di Anastasia Mikova e Yann Arthus-Bertrand propone, seguendo una linearità molto definita, i percorsi di vita, le scelte, le opinioni, su differenti argomenti di donne provenienti da 50 paesi del Mondo.
A distanza da 5 anni da Human, presentato tra i film fuori concorso alla 72° edizione del Festival del Cinema di Venezia, focalizzato sulla natura umana intesa in senso più ampio, Women pone al centro la donna e in particolar modo la sua capacità di rialzarsi e di essere tenace e resistente, dopo ogni caduta.
Le immagini sullo schermo si susseguono una dopo l’altra e i primi piani delle donne ci parlano di sentimenti,valori, vissuti dolorosi e più leggeri di differente intensità.
A volte i racconti delle protagoniste riguardano esperienze toccanti che emergono spontaneamente, quasi per un assoluto bisogno di essere ascoltate; altre volte a riempire lo schermo sono solo i volti, dominati da diverse espressioni: pianto, gioia, ironia, determinazione, rabbia.
Woman è un lavoro corale, che lega momenti più drammatici ad altri più leggeri: l’aborto, il matrimonio e la sessualità, sono vissuti e vengono trasmessi in modo individuale da ogni singola protagonista.
La carrellata di immagini colpisce per la varietà dei volti e per la capacità di passare velocemente da un argomento all’altro.
Manca però, un approfondimento più viscerale: il film si lascia guardare bene, è omogeneo nell’insieme e ha una struttura lineare capace di rendere fruibile e funzionale il messaggio senza però appassionare o lasciare una traccia più profonda e sotterranea.
Woman funziona, è piacevole da guardare e ben confezionato, ma emotivamente, pur intrecciando esperienze e vissuti spesso dolorosi e tormentati, non si insinua in profondità.
Forse l’idea del film era proprio quella di dare un assaggio del mondo al femminile, lasciando trapelare la varietà di emozioni e vissuti della donna.
Il risultato lascia come sospesi: apre la porta dell’animo femminile, senza spalancarlo; colpisce lo sguardo, senza però insinuarsi in profondità.


CAST & CREDITS

Woman; Regia: Anastasia Mikova, Yann Arthus-Bertrand Durata: 104’ Lingua: 26 lingue diverse Paesi: Francia Musica: Armand Amar


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