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Verso Il Sud

Pubblicato il 16 giugno 2006 da Salvatore Salviano Miceli


Verso Il Sud

Colpisce sia per la raffinatezza che per la profondità il bel film di Laurent Cantet Vers Le Sud, in concorso a Venezia. Sul finire degli anni settanta, in una Haiti apparentemente terra della felicità, tre donne nordamericane ricercano svago ed avventure, trovando in Legba, un giovane gigolò del luogo, l’oggetto del loro interesse e una soluzione in grado di placare la lunga lista di insoddisfazioni che caratterizza il loro vivere quotidiano. Quello che credevano essere un paradiso, però, getta ben presto la sua maschera lasciando sullo schermo miseria e criminalità.
Cantet mostra la tanto cinica quanto ignara leggerezza delle tre donne nell’accostarsi a questo mondo. Spietato, ma mai privo di eleganza formale, il regista lascia che la sua macchina da presa disegni parabole ora ampie ora più strette, giocando nel restituirci l’insieme ed il particolare allo stesso tempo. In un’insieme, quindi, che appare dominato da un senso profondo di tranquillità, si insinuano le particolarità della vita dei nativi del luogo. È a questo punto che quella che prima sembrava semplice sfrontatezza dettata da un desiderio di svago si trasforma nell’ignoranza di chi acquista e si appropria di questi ragazzi, spesso per pochi spiccioli, senza comprendere che così facendo porta loro via l’unica cosa che realmente possiedono; la giovinezza. È necessaria la morte di Legba per dare, almeno ad una di loro, la consapevolezza dello squallore e della crudeltà che un tale rapporto si trascina dietro.
Sia Louise Portal che Karen Young danno prova della loro bravura ma è Charlotte Rampling ad impressionare per la sua capacità mimetica e per la semplicità con cui sembra affrontare ogni singola espressione. Non è un caso che Cantet affidi a lei ed al suo volto il messaggio finale del film.
Verso Il Sud racconta due mondi che pur toccandosi non arriveranno mai a confondersi. La sterilità sentimentale e l’insoddisfazione esistenziale delle donne si carica di ridicolo davanti a chi tenta di fare l’equilibrista lungo una linea che se varcata conduce, spesso, ad una sola fine.
È un’opera che al contempo evoca e mostra. Soprattutto il finale resta aperto facendo scorgere (solo scorgere) emozioni e scelte che non potremo mai sapere dove e verso cosa porteranno. Certo è che il sud del titolo appare ancora più significativo al riaccendersi delle luci in sala.


CAST & CREDITS

(Vers le Sud) Regia: Laurent Cantet; Sceneggiatura: Laurent Cantet, Robin Campillo dai racconti di Dany Laferriere; Direttore della Fotografia: Pierre Milon; Suono: Claude Lahaye, Valerie Deloof, Agnes Ravez; Scenografie: Frankie Diago; Montaggio: Robin Campillo; Costumi: Denis Sperdouklis; Interpreti: Charlotte Rampling, Louise Portal, Karen Young, Menothy Cesar, Lys Ambroise; Produttore: Carole Scotta; Produzione: Haut et Court; Coproduzione: Les Films Seville; Distribuzione Internazionale: Celluloid Dreams; Distribuzione Italiana: Mikado; Origine: Francia, Canada 2005.


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