Waiting for Superman - Roma 2010 - Alice nella città
Il regista Davis Guggenheim, premio Oscar per il documentario ecologista Una scomoda verità, con Al Gore, indaga stavolta nel sistema delle scuole pubbliche americane, sull’orlo del collasso. Se si resta fermi “ad aspettare Superman”, che a dispetto di quell’immaginario collettivo tipicamente americano stavolta di sicuro non verrà a salvare la scuola, a moltissimi bambini verrà ingiustamente precluso il futuro dignitoso che meritano, per il semplice motivo che le loro famiglie non hanno la disponibilità economica per pagare la retta di un istituto privato.
Che molte delle cose che noi italiani (ed europei) diamo per scontate siano, negli Stati Uniti, appannaggio esclusivo delle classi sociali più abbienti è cosa nota, e già ampiamente indagata dal veterano del documentario impegnato Michael Moore in Sicko, film che puntava il dito sul sistema sanitario. Nell’ambito scolastico, come mostra Guggenheim, le dinamiche sono sempre le stesse. C’è chi può – letteralmente - pagare il futuro dei propri figli mandandoli in una scuola privata, e chi invece deve accontentarsi delle briciole.
Il sistema delle scuole pubbliche americano è frammentario, organizzato in maniera complicata, e le famiglie tendenzialmente sono vincolate a iscrivere i propri figli negli istituti dei quartieri dove vivono, molto spesso degradati. Esistono inoltre molti tipi differenti di scuole, in cui ci si basa su diversi metodi di insegnamento, e per molti genitori diventa difficile orientarsi in una tale situazione. Gli insegnati, protetti da un fortissimo sindacato, sono – negli Stati Uniti – una categoria di lavoratori praticamente inattaccabile, per cui anche in casi palesi e provati di negligenza sul lavoro sono pressoché impossibili da licenziare.
In questo panorama desolante il regista segue le vicende di un gruppo di bambini e dei loro tenaci, pazienti e speranzosi genitori, che decidono di non accontentarsi dello status quo, ma di lottare e di resistere. Washington D.C., Harlem, Bronx, Los Angeles, Silicon Valley: ovunque la situazione è la stessa, i bambini meno fortunati aspettano che i loro nomi vengano estratti a sorte, in una specie di lotteria, sperando di potersi accaparrare un posto in una delle poche scuole pubbliche efficienti che ci sono. E nei quartieri più difficili, il rapporto tra abbandono scolastico e probabilità di finire in carcere viene chiaramente evidenziato dalle statistiche. Così, è il caso che arbitrariamente assegna un destino diverso a ognuno di questi ragazzi.
Guggenheim cerca di tracciare in maniera quanto più possibile chiara e sintetica un quadro complessivo di una situazione a dir poco scoraggiante. Dà spazio alle commoventi riflessioni dei bambini e intervista quei pochi che hanno concretamente agito per cambiare un sistema ingiusto, ribadendo che non è tanto l’estrazione sociale degli alunni, quanto la capacità degli insegnanti a pesare sul rendimento scolastico dei ragazzi, e a determinare, passo dopo passo, le loro possibilità di scelta. A quanto sembra infatti, per un ragazzo americano che inizia a frequentare la scuola “sbagliata”, si spalanca un percorso tutto in discesa che non prevede inversioni di tendenza. E’ insomma lo stesso sistema scolastico classista che, iniziando col penalizzare gli alunni, finisce per sfornare una serie di individui destinati a stare al margine di una società che, sempre più, premia la ricchezza e non il merito.
Waiting for Superman è un film emozionante e insieme un’analisi accorta ed efficace, che di sicuro nell’attuale congiuntura sociopolitica il pubblico italiano farebbe bene a guardare con molta attenzione.
(Waiting for Superman) Regia: Davis Guggenheim; sceneggiatura: Davis Guggenheim, Billy Kimball; fotografia: Erich Roland, Bob Richman; montaggio: Greg Finton, Jay Cassidy, Kim Roberts; musica: Christophe Beck; produzione: Paramount Vantage (Stati Uniti); distribuzione internazionale: Paramount Vantage (Stati Uniti); distribuzione italiana: Universal Pictures International Italy; origine: Stati Uniti; durata: 111’.