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WALK THE LINE - QUANDO L’AMORE BRUCIA L’ANIMA

Pubblicato il 2 dicembre 2005 da Daniele Coluccini


WALK THE LINE - QUANDO L'AMORE BRUCIA L'ANIMA

Ancora una volta assistiamo a come i soldi, la fama e la notorietà riescano a trasformare profondamente la vita di un uomo. È la storia di Johnny Cash che, da bambino, non sembra avere nessuna speranza per il futuro se non quella di continuare a raccogliere cotone assieme alla sua famiglia nell’Arkansas di fine anni ‘50. Ammaliato però dalla musica che ascolta per radio, dopo la morte del fratello maggiore, decide di andare a cercare fortuna a Memphis come musicista. Solo dopo numerosi fallimenti riesce finalmente a far valere il suo talento assieme ad una piccola band di musicisti principianti, ottenendo la produzione del suo primo disco dalla Sun Records, storica etichetta di Elvis Presley, Jerry Lee Lewis e Carl Perkins. Da questo punto in poi assistiamo ad una lunga serie di esibizioni dell’artista che inizia la sua ascesa nelle classifiche mondiali, tra gli alti e i bassi della sua vita sregolata. Tratto dalle sue due autobiografie Man In Black e Cash, il film sembra un grande videoclip che racchiude i maggiori successi del cantautore americano, inframmezzato da momenti nei quali si intravede appena la sua personalità. È vero che, parlando di Johnny Cash, non è possibile trascurare la sua grande produzione musicale, ma è vero anche che un film come questo che, basandosi su fonti autobiografiche, cerca di raccontare la storia travagliata di un uomo, non può trascurare la sua più intima personalità. Ci viene così mostrato un uomo tormentato, con il vizio dell’alcool e condannato ad un uso sempre maggiore di pasticche medicinali e non, al continuo inseguimento di una donna, June Carter (Reese Witherspoon), suo grande amore fin da bambino. L’incessante rincorrersi dei due finisce per spossare Johnny (e lo spettatore), fino al momento in cui sposandola, egli non riesce nel suo intento.
Il musicista è interpretato magistralmente da Joaquin Phoenix che, altrettanto egregiamente, riesce con la sua voce ad interpretare i brani dell’artista. C’è da dire che seppure innumerevoli, le esibizioni di Johnny Cash, sono filmate dal regista con estrema scrupolosità e cura dei particolari rendendo in modo estremamente verosimili le ambientazioni e le atmosfere di quegli anni. Spicca per simpatia e vivacità la figura di Jerry Lee Lewis, interpretato dall’attore emergente Waylon Payne. Intensa e commovente una delle scene finali nella quale i due protagonisti dialogano al risveglio di Johnny dopo l’ennesima crisi. È forse questo il momento più bello e intenso del film nella quale i due attori dimostrano la loro grande validità. Il ruolo del padre di Cash viene affidato a Robert Patrick che si inserisce perfettamente in un personaggio ai limiti dell’intransigenza e della crudeltà, sempre pronto ad avere una parola cattiva verso quel figlio che sempre sarà il surrogato del fratello prematuramente scomparso.
Presentato in anteprima al Torino Film Festival e al Roma Film Festival, il film raccoglie un buon consenso di pubblico in gran parte ottenuto dall’unico fattore esterno: le musiche di Cash e il loro contesto. Il regista James Mangold si rivela abile e accurato nella rappresentazione del periodo storico nel quale si svolgono le vicende, aiutato anche da una grande produzione ben adeguata ai budget dei film di oltreoceano.
Nel complesso risulta ridondante e probabilmente troppo lungo per ciò che vuole raccontare e si avverte costante la mancanza di un approfondimento della psicologia del personaggio, che spesso viene relegato alla figura di un semplice ubriacone. Non stupisce come il film abbia raccolto grande successo negli States essendo l’emblema stesso dell’americanità. Lo stesso Johnny Cash è stato definito “l’America su due gambe”. Ci viene mostrato nuovamente come l’uomo (americano) riesca, con le sue sole energie, aiutato dalla forza della passione verso un ideale, a diventare un mito per poi cadere a terra, comprendere i propri errori e rinascere. Immancabile, nel finale, il pranzo del Giorno del Ringraziamento, dopo il quale Cash inizia la sua “risurrezione” dopo l’ennesima combutta con il padre. In chiusura, come nella peggiore tradizione hollywoodiana, ci verrà donato il momento nel quale l’uomo, ormai leggenda, chiede sul palco alla donna dei suoi sogni di sposarlo, tra gli scroscianti applausi del loro pubblico in visibilio. Il “Sì!” diventa ora scontato. Capolavoro per i fan di Johnny Cash, per gli altri...

[Novembre 2005]

Cast & credits:

Regia: James Mangold; Sceneggiatura: Gill Dennis, James Mangold; Fotografia: Phedon Papamichael; Montaggio: Michael McCusker; Musiche: T-Bone Burnett, Johnny Cash; Cast: Joaquin Phoenix, Reese Witherspoon, Ginnifer Goodwin, Robert Patrick, Dallas Roberts, Dan John Miller, Larry Bagby, Shelby Lynne, Tyler Hilton, Waylon Payne; Produzione: Fox 2000 Pictures, Tree Line Films, Konrad Pictures; Distribuzione: 20th Century Fox Italia (2006); Origine: Usa: Durata: 135’; Web Info: Sito ufficiale.

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