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Zoran, il mio nipote scemo

Pubblicato il 31 ottobre 2013 da Filippo Baracchi
VOTO:


Zoran, il mio nipote scemo

Paolo è un alcolista sulla quarantina che vive in uno piccolo paese in provincia di Gorizia. Quando viene sapere che la sua nonna slovena Anja è deceduta, conoscerà Zoran, il suo nipote ritardato cresciuto in Slovenia. Si dovrà prendere cura di lui per qualche giorno prima di accompagnarlo alla casa di cura. Zoran sarà però una scoperta per Paolo e la sua prima presa di responsabilità dopo il matrimonio rotto con Stefania.

Zoran, il mio nipote scemo nasce da un complesso e lungo progetto di co-produzione tra Slovenia e Italia. E’ l’opera prima di Matteo Oleotto, ex studente di regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, che ha tanto cercato e inseguito.
Il film, che vede come protagonista principale l’azzeccato Giuseppe Battiston, è un’interessante riflessione sulla diversità e la famiglia. Ambientato tra Gorizia e la Slovenia descrive bene il rapporto umano tra le aree di confine e i territori ibridi friuliani.
Il soggetto è un idea che bene si adatta nel campo della commedia leggera, cercando però di porre dei contenuti non banali e sicuramente resi ancora più originali con la transculturalità del territorio.
La Slovenia è un piccolo stato, dove però le persone hanno una ferma disciplina e sensibilità culturale. Sono dei contadini sì, ma con l’orgoglio di esserlo da generazioni. Il goriziano invece è di un’ area che non ha identità chiara e definita, e forse per questo sembra meno unita e fedele alle proprie tradizioni.
Paolo infatti ben rispecchia questa caratteristica, nel quale il bere è un diritto inviolabile e lavorare è un dovere.
Zoran, interpretato dall’esordiente Rok Prašnikar, è un dolce e sensibile ragazzo sloveno, che avrà la capacità di superare i propri limiti malgrado i difetti dello zio.
Il messaggio che emerge dal film è sia una frecciata all’integrazione tra le due aree tanto vicine, ma apparentemente lontane per storia e cultura, sia un inno positivo all’amicizia e alla possibilità di amare al di là di ogni limite e confine.
Nel cast compare anche Roberto Citran, bene nella parte dell’amico Alfio, e Marjuta Slamič, nella parte di Stefania.
Dal punto di vista registico forse una maggiore introspezione del personaggio di Paolo nella prima parte avrebbe portato maggior coinvolgimento dello spettattore, senza ricorre ad un eccessivo macchiettismo ed evitando forse un finale che risulta un po’ troppo affrettato.

Considerando la distribuzione italiana, la giovane ma ormai consolidata Tucker Film, il film potrà avere un buon successo sia nei confronti di un pubblico giovane che meno giovane.
Questa commedia merita di essere vista.


CAST & CREDITS

(Zoran, mio nipote è scemo); Regia: Matteo Oleotto; sceneggiatura: Matteo Oleotto, Daniela Gambaro, Pierpaolo Piciarelli, Marco Pettenello; fotografia: Ferran Paredes Rubio; montaggio: Giuseppe Trepiccione; musica: Antonio Gramentieri per Sacri Cuori; interpreti: Giuseppe Battiston, Francesco Celio, Rok Prašnikar, Marjuta Slamič, Roberto Citran, Riccardo Maranzana, Jan Cvitokovič, Ariella Reggio; produzione: Transmedia; distribuzione: Tucker Film; origine: Italia-Slovenia, 2013; durata: 106’; webinfo: [www.zoran.tv]


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