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A Hijacking

Pubblicato il 5 settembre 2012 da Luca Lardieri

VOTO:

A Hijacking

La cinematografia danese ci ha spesso abituati a film algidi, dalla fotografia e dalla struttura narrativa eccellente ma dallo scarso coinvolgimento emotivo. Un obiettivo privo di qualsiasi punto di vista soggettivo che ha reso e rende i loro film interessanti e "crudi" nel senso positivo del termine.
Kapringen, invece, pur avendo un inizio dal piglio documentaristico e con divarsi spunti interessanti sia a livello di stile fotografico che di sceneggiatura, scema verso un finale intriso di retorica e troppo vicino alla struttura classica made in USA.

Il film narra la storia di un cargo danese che durante una, apparentemente, tranquilla escursione al largo dell’Oceano Pacifico viene sequestrato da alcuni pirati somali che prendono in ostaggio i sette membri dell’equipaggio. Da quel momento in poi comincerà una estenuante trattativa tra i pirati e l’amministratore delegato della multinazionale a cui appartiene la barca per decidere il prezzo del riscatto.

Nonostante una trama degna dei migliori film d’azione degli anni 80/90, Kapringen è un film dai tempi dilatati e dai lunghi silenzi che portano lo spettatore ad entrare in contatto con la psicologia dei vari personaggi. L’amministratore delegato che conduce l’operazione via telefono satellitare è lacerato dalla difficoltà di riuscire a gestire il proprio ruolo all’interno della società e quello di essere umano che mette la salute di un essere umano, in questo caso i propri dipendenti, al di sopra di ogni somma economica. La trasformazione del personaggio, il suo cominciare a rendersi conto che dai suoi possibili fallimenti non dipenderanno solo fallimenti aziendali ma dolore e costernazione delle famiglie dei suoi dipendenti, lo portano a mutare a più livelli. Allo stesso tempo Lindholm ci mostra i sequestrati come uomini coraggiosi e fiduciosi, mossi dalla voglia di tornare dalle proprie famiglie. Il problema del film, a livello di sceneggiatura, è che ha più finali e, se da una parte il primo mostrava un happy ending troppo scontato e poco efficace, gli altri due lo rendono forzatamente "d’autore" togliendo potenza al film e al proprio messaggio. Un vero peccato!


CAST & CREDITS

(Kapringen); Regia e sceneggiatura: Tobias Lindholm; montaggio: Adam Nielsen; interpreti: Amalie Ihle Alstrup, Johan Philip Asbæk, Ole Dupont, Søren Malling; produzione: Nordisk Film; origine: Danimarca 2012; durata: 99’.


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