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Allegro

Pubblicato il 16 settembre 2005 da Matteo Botrugno


Allegro

Un pianista interrompe la relazione con la sua convivente e parte per New York, lasciando i suoi ricordi in un quartiere di Copenaghen, denominato da quel momento in poi ’la Zona’, luogo impenetrabile perché protetto da barriere invisibili. Dopo dieci anni in America l’uomo torna in Danimarca per dare un concerto e per ritrovare i ricordi (la ragazza in realtà si era suicidata prima della sua partenza). Non male l’ultimo lavoro del regista danese Christoffer Boe, anche se troppo spesso cade nella trappola della citazione più o meno voluta. L’idea della Zona è palesemente un omaggio al capolavoro di Andrej Tarkovskij, Stalker, anche se in quel caso indicava il luogo in cui era situata la Stanza dei Desideri, mentre invece in Boe essa diventa una metafora dell’oblio e del trauma che l’uomo si rifiuta di affrontare. Inoltre all’interno della Zona, in cui il protagonista riesce ad entrare, strani personaggi e labirinti spazio-tempoorali ricordano molto certi elementi dello stile di David Lynch. Il tutto girato in stile prettamente Dogma. Non originalissima neanche l’idea di introdurre la storia tramite l’utilizzo di una voce fuori campo su disegni animati. Al di là di tutte queste ispirazioni troppo esplicite, il film riesce comunque a risultare gradevole, specialmente nella seconda parte in cui il protagonista comincia ad opporsi alla sua particolare ’amnesia’, specialmente nella sequenza in cui un pianoforte perfettamente accordato suona male solo quando il pianista accenna un suo vecchio cavallo di battaglia prima della partenza, e nelle scene in cui è sottoposto alle prove più bizzarre per poter entrare nella Zona. Più che sul ricordo Allegro è un film sull’oblio e sull’incapacità da parte degli uomini di saper affrontare eventi drammatici che il destino può loro assegnare. Per l’uomo insomma è meglio dimenticare piuttosto che affrontare i problemi della vita. Speriamo che non finisca nella ’Zona’ delle case distributrici italiane anche questo buon film.

[Settembre 2005]

Cast & credits:

Regia: Christoffer Boe; sceneggiatura: Christoffer Boe, Mikael Wulff; fotografia: Manuel Alberto Claro; montaggio: Peter Brandt; musica: Thomas Knak; interpreti: Ulrich Thomsen, Helena Christensen, Svetoslav Korolev, Benedikte Hansen; produzione: Tine Grew Pfeiffer per Alphaville Production Copenhagen.


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