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AZUR ET ASMAR

Pubblicato il 21 maggio 2006 da Alessia Spagnoli


AZUR ET ASMAR

Godibilissimo l’ultimo cartone animato di Michel Ocelot: quasi due ore di grande intrattenimento e divertimento per una vicenda altamente edificante.
La rivolta delle banlieu ha con tutta evidenza scosso profondamente le coscienze dei francesi (e con loro, del mondo intero).
L’obiettivo trasparente di questa nuova opera dell’autore di Kiriku è eidentemente quello di promuovere una solida integrazione fin dall’infanzia tra le nuove generazioni discendenti da emigrati dalle colonie e la maggioranza di francesi di pelle bianca. Trasparente pure la personificazione della Madre Francia nella nutrice dei due ragazzi, uno bianco, l’altro nero.
L’intento pedagogico non appesantisce però il film (da sempre uno dei pericoli principali per chi si occupa di animazione), fatta eccezione forse per il finale, che però, come in tutte le fiabe che si rispettino, deve essere ricondotto, per suo statuto, nel "regno dell’edulcorante".
Il film si pone come una felice commistione fra il gusto per la freschissima linearità e "ingenuità" di racconto alla Candide di Voltaire e, sotto il profilo visivo, la splendida avventura dai toni fiabeschi de Il Ladro di Bagdad.
Ocelot trova un felice equilibrio dunque tra la sua vena educativa e un abbagliante talento immaginifico, auntentica cifra stilistica del suo stile: in questo, rappresenta uno di quei rarissimi e preziosi talenti europei dell’animazione da salvaguardare come una specie protetta.
Il film approda nelle sale, dopo essere passato con notevole successo a Cannes prima e alla Festa del Cinema di Roma in seconda battuta. Dopo essere stato testato dall’esigente pubblico da festival è pronto ad andare incontro al suo pubblico naturale: quella degli spettatori bambini, che comunque hanno finora accolto le proiezioni con gridolini entutiasti e risate. Ed è un segno senza dubbio rincuorante, vista la temibile concorrenza nippo-americana nel settore, che finalmente anche un’opera europea conquisti il gusto dei più piccoli. Sperando che con questo, non si dimentichi una volta di più, che l’animazione non è genere ad esclusivo uso e consumo infantile...

(Azur et Asmar) Regia: Michel Ocelot; soggetto e sceneggiatura: Michel Ocelot; musiche: Gabriel Yared; scenografia: Daniel Cacoault; produzione: Christophe Rossignon; distribuzione: Lucky Red; origine: Belgio, Francia, Italia, Spagna 2006; durata: 95’; web info: sito ufficiale


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