C.R.A.Z.Y.
L’omosessualità non è un concetto relativo nella numerosa famiglia di Zac, probabilmente non lo è nemmeno per i suoi quattro fratelli, ma del resto anche gli anni ’70 canadesi, nonostante la tolleranza verso nuove e spesso sconvolgenti abitudini, lasciarono cadere nel silenzio specifici argomenti di carattere sessuale. Un film divertente quello presentato dal regista Jean-Marc Vallée al 62° Festival di Venezia nella sezione Giornate degli Autori. Divertente nei dialoghi, una sceneggiatura ricca di battute e contrassegnata da un’ironia pungente capace di coinvolgere anche i personaggi più anziani come il padre di Zac che solo dopo dieci anni riuscirà a rassegnarsi all’omosessualità del figlio. Non che il film proponga un argomento nuovo, è di questi giorni la proposta di Ang Lee con la coppia di cow-boy gay, anzi a volerne criticare il soggetto, ci troviamo di fronte alla solita famiglia “per bene”, cattolica, che scoperta l’omosessualità del figlio, che già da bambino aveva dato modo di far pensare, inizialmente ignora il problema e in un secondo momento esplode in piccole tragedie familiari. Ma a rendere davvero nuovo il film sono i personaggi caratterialmente distinti e diversi, sono gli anni ’70 che accompagnano tutta la storia con pantaloni attillati, ragazzi capelloni che ballano e fumano ashis, l’icona di David Bowie, la passione del padre di Zac per Aznavour, e ancora un fratello tossicodipendente. Zac sembra abbracciare la giustizia, la sua, quella che lo ha spinto verso nuove esperienze nonostante la sua educazione religiosa. A tal proposito bellissima la scena in cui il protagonista attraversa il deserto in un viaggio mistico. Una quaresima quella di Zac fatta di tentazioni vissute, di esperienze omosessuali in terra santa, come a dire una sottile liberazione dei sensi.
[Settembre 2005]
(C.R.A.Z.Y.) Regia: Jean-Marc Vallée sceneggiatura: Jean-Marc Vallée, François Boulay fotografia: Pierre Mignot montaggio: Paul Jutras Cast: Michel Côté, Marc-André Grondin, Danielle Proulx, Émile Vallée, Maxime Tremblay, Pierre-Luc Brillant, Alex Gravel, Félix-Antoine Despatie produzione: Pierre Even, Jean-Marc Vallée per Cirrus Production Inc.e C.R.A.Z.Y. Films