X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



Cannes 2007: Dai Nipponjin - Quinzaine des Realisateurs

Pubblicato il 24 maggio 2007 da Antonio Valerio Spera


Cannes 2007: Dai Nipponjin - Quinzaine des Realisateurs

Presentato nella sezione Quinzaine des Realisateurs, Dai Nipponjin è un film che propone uno stile ed una narrazione completamente nuovi ed originali.
Hitoshi Matumoto, vera star in Giappone, fa il suo esordio alla regia con un’opera che mescola i generi e li parodizza con intelligenza e creatività. Dai Nipponjin rientra sicuramente nella categoria del mockumentary, ma limitarsi a definirlo in tal modo sarebbe, comunque, riduttivo. La pellicola, infatti, è un gioco demenziale divertito e divertente che tocca azione, fantascienza e fumetto.
Mai banale, anzi, a tratti davvero soprendendente, il film, dopo un’inizio puramente documentaristico, cambia improvvisamente registro. Il protagonista, fino ad allora visto solo nella sua dimensione casalinga, mostra finalmente al pubblico la sua professione: è un super-eroe. A seguito dell’esposizione a forti cariche elettriche, egli è diventato un gigante pronto a sconfiggere i mostri che attaccano le città giapponesi. I combattimenti sono raccontati in modo tale da sembrare riprese televisive, ma con un ritmo da film d’azione.
Dai Nipponjin - questo il nome dell’enorme super-eroe - si muove tra i grattacieli nipponici ricordando e, conseguentemente parodiando, Godzilla. Ma è goffo, impacciato, e sconfigge i nemici nei modi più assurdi.
Matumoto oltre a prendersi gioco, dunque, di una della creature più famose della mitologia del suo Paese, rielabora lo stile formale tipico dei videogames, grazie ad una grafica digitale che riprende in pieno i colori e le atmosfere dei giochi per pc e presentando i ‘cattivi’ come fossero gli ostacoli di consequenziali livelli di difficoltà.
La regia offre spunti di rara originalità. Non solo è abile ad alternare scene in puro stile documentaristico (sono presenti anche finte immagini di repertorio) a scene di stampo fumettisco, ma condisce pure il racconto con trovate ironiche che, nonostante la loro demenzialità, non risultano mai banali.
Dai Nipponjin, in conclusione, è un’opera che sa usare alla perfezione le nuove tecnologie, perché nel film esse appaiono sempre come mezzo attraverso il quale portare avanti una poetica, e mai come tecniche fini a se stesse.
Matumoto protrae sicuramente la narrazione un pò troppo a lungo. Si lascia trascinare troppo dal divertimento del gioco e, soprattutto nel finale, alcune scene risultano ripetitive. Però non possiamo negare né le sue capacità comiche né il suo talento visivo, perché il film rappresenta comunque qualcosa di difficilmente già visto sugli schermi.


CAST & CREDITS

(Dai Nipponjin); Regia: Hitoshi Matumoto; sceneggiatura: Spiros Stathoupoulos, Dwight Istanbulian; fotografia: Spiros Stathoupoulos; effetti speciali: Hiroyuki Seshita; suono: Mitsugu Shiratori; interpreti: Hitoshi Matumoto, Riki Takeuchi; produzione: Yoshimoto Kogyo Co.; distribuzione: Zen & Co.; origine: Giappone 2007; durata: 113’


Enregistrer au format PDF