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Cannes 2007: The Mosquito Problem & Other Stories

Pubblicato il 20 maggio 2007 da Antonio Valerio Spera


Cannes 2007: The Mosquito Problem & Other Stories

Il documentario è un genere cinematografico che può svilupparsi con prospettive completamente opposte. Può essere didascalico, può avere un tono d’inchiesta, può proporsi come testo di denuncia sociale o può semplicemente raccontare una storia.
Ma ci sono anche delle volte in cui questo genere viene rielaborato dal suo interno, rivoluzionando la sua struttura classica e i tipici stilemi narrativi. Questo è il caso di The Mosquito Problem and Other Stories, documentario poetico ed emozionante sulla piccola cittadina bulgara di Belen.
Il giovane regista Andrey Paounov dà al film un tono favolistico. Passato, presente e futuro del paese vengono analizzati con sapiente leggerezza, condendo il racconto con un’ironia che più che scaturire dallo stile dello stesso regista, viene fuori dalle parole e dagli atteggiamenti dei protagonisti. Essi assumono la natura di veri e propri personaggi di finzione, apparendo come figure così fuori dal normale da sembrare uscite da una pellicola di Wes Anderson.
Belen viene mostrata come un mondo irreale, un universo parallelo unico per stranezza e magia in cui l’assurdo diventa normalità. La narrazione punta ad incantare ed emozionare. Perché pur essendo, ovviamente, il realismo la cifra stilistica del film, la machina da presa tenta, sempre ottenendo il risultato prepostosi, di andare oltre il semplice mostrare. Essa è un occhio rivelatore mai invisibile, anzi, sempre esplicitamente presente; assume la funzione di interlocutore e diventa elemento di confronto per la popolazione del luogo.
Il racconto parte dal problema delle zanzare presente nella vita del paese e poi lo trasforma in elemento di cornice per entrare più dettagliatamente nell’animo della gente di Belen, la quale si presta a mostrarsi nella sua intimità dando vita anche a divertenti siparietti.
Il problema delle zanzare è, però, anche l’incipit attraverso il quale Paounov definisce lo stile e il clima che avvolgeranno l’intero film. Tocco leggero, sguardo divertito e irriverente ironia sono gli elementi che infatti animano la pellicola sin dalla prima scena.
Realtà e finzione si fondono in questo documentario, dando vita ad un’opera eterogenea e frizzante ma al contempo capace di far riflettere. Infatti, i personaggi emanano simpatia ed allegria, ma nascondono dentro di loro un’inconscia tristezza. Sentimento, questo, che in ogni caso trapela dalle lente riprese del paesaggio incontaminato, pronto a diventare luogo di una centrale nucleare. Tristezza che arriva allo spettatore anche attraverso la struttura narrativa a tratti antitetica che alterna panoramiche dei paesaggi, vivacità degli abitanti e momenti musicali che aggiungono alla pellicola un pizzico di pazzia in più.
The Mosquito Problem and Other Stories incanta lo spettatore. E’ poetico e ben costruito. Strappa risate ed emozioni. E’ un film semplice che però brilla come un piccolo gioiello. Ne sono la conferma i lunghi e sentiti applausi a fine proiezione.


CAST & CREDITS

(The Mosquito Problem and Other Stories) Regia: Andrey Paounov; sceneggiatura: Lilia Topouzova e Andrey Paounov; fotografia: Boris Missirkov e Georgi Bogdanov; montaggio: Andrey Paounov, Orlin Rouevski; produzione: AGITROP; distribuzione: TV2 World; origine: Bulgaria; durata: 100’


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