Il 16 ottobre 2006, per volontà di Kofi Annan, allora presidente dell’ONU, nasceva un progetto che aveva l’obiettivo di promuovere la democrazia attraverso uno strumento tanto efficace quanto particolare: le vignette satiriche. Vedeva così la luce l’associazione Cartooning for peace con un primo, importante, incontro intitolato "dimenticare l’intolleranza". Partendo da questa esperienza Radu Mihaileanu, regista di Train de vie e Il concerto, mise in cantiere la produzione di una pellicola che raccontasse questa esperienza.

Nasce così Caricaturistes - Fantassins de la democratie, con l’autore russo naturalizzato francese a produrre e Stéphanie Vallaotto dietro la macchina da presa. Attraverso le interviste a dodici vignettisti la pellicola ricostruisce altrettanti spaccati della nostra realtà contemporanea e, al tempo stesso, sottolinea l’importanza di un’informazione libera. Dall sud America all’Asia, dall’Algeria alla Russia, dalla redazione del New York Times a quella, quasi autoproduttori di un quotidiano a Ouagadougou, all’incontro fra israeliani e palestinesi il documentario attraversa il globo in lungo e largo per mettere a confronto le diverse esperienze dei disegnatori. Si crea così un dibattito interno alla pellicola, un dialogo sul ruolo della satira, sulla censura, sulle pressioni governative, sulla libertà e sul ruolo stesso di questa particolare forma di comunicazione. Il tutto punteggiato dalle sagaci vignette degli autori che mettono alla berlina i potenti di turno. Vignette che mostrano però, in modo inequivocabile, il vero clima che circonda questi autori nel loro paese. Le vignette di Le Monde e del NYT, divertenti, scanzonate, buffe, sono infatti molto diverse da quelle cupe e pesanti provenienti da paese come la Costa d’Avorio, la Russia o il Venezuela. Il potere, deriso in Europa, appare in queste vignette violento e oppressivo, armato e mortifero.

Attraverso questo viaggio di giornale in giornale Caricaturistes - Fantassins de la democratie elogia il coraggio di chi, anche in condizioni estreme, trova la forza di opporsi ad un sistema che cancella ogni libertà. Emblematico, da questo punto di vista, è l’incontro, mostrato nella pellicola, fra il disegnatore cinese Pi San e l’artista, dissidente, Ai Wei Wei, due modi diversi di opporsi, con intelligenza e arte al potere dominante.