Domenico Savio - VIDEOCLIP

Il Grande Capo, giovane gruppo musicale, affida il brano Domenico Savio a un videoclip in cui S. Giovanna D’Arco, S. Sebastiano, S. Michele Arcangelo e S. Domenico Savio prendono vita a partire dai loro riquadri commemorativi.
I membri del gruppo interpretano il quartetto di icone della fede cristiana intento ad esplorare con sorpresa la moderna città con tutte le sue novità.
I quattro santi, una volta prese strade separate, non tardano ad imbattersi in piccole trasgressioni: la prima sigaretta, il primo tatuaggio, il primo amore ed il primo bicchiere di alcolici.
Domenico Savio, che dà il nome alche al brano, sembra poter esser la chiave di lettura dell’affresco stridente che Il Grande Capo inscena: nella sua semplicità, il santo-ragazzino è stata una figura che è stata proposta come exemplum, letteralmente parlando, per tutti i ragazzi che hanno avuto un’educazione cristiana.
Il tema principale, a questo punto della lettura del videoclip, potrebbe essere identificato nell’impossibilità di mantenere quell’incorruttibilità incarnata da quei modelli di santità così influenti per la nostra cultura occidentale.
“Io non sono un santo, ma come vorrei!”
Il testo della canzone procede per lampi retorici, ma tende spesso al pastiche riuscendo non sempre ad impressionare.
Il gruppo costruisce una situazione di tensione, volutamente irrisolta, che alla fine va a sfociare in un’apparizione di Gesù alle prese con uno smartphone che sembra non funzionare al meglio.
L’idea del gruppo è senz’altro originale, godibile, ma avrebbe necessitato di una presa di posizione più forte per riuscire a provocare vivamente sia l’ascoltatore che il pubblico del videoclip.
Per spiegarci meglio, potremmo prendere come esempio la seguente frase: “Domenico Savio, di cosa ti fai? E’ tutta natura la gioia che hai!”. Non sappiamo quanto consapevolmente il gruppo faccia leva sul significato profondo di “Natura” che, in questo preciso contesto, potrebbe spingere il livello della riflessione sulla vita dei santi e dei “virtuosi” su un altro livello di significato.
Altra figura che poteva prestarsi ad una lettura più provocatoria e profonda è quella di S. Sebastiano: non è forse il santo reclamato come protettore dalla comunità Lesbiche,Gay, Bisessuali, Transgender?
Il videoclip allude, ma non spiega e forse per questo siamo andato troppo oltre con la nostra riflessione: non dimentichiamo che siamo sempre in un’epoca in cui il “pensiero debole” accompagna, guida ed influenza gran parte delle letture critiche dei fenomeni artistici.
Il messaggio che invece arriva chiaro e puntuale risiede nell’invito a vivere una vita senza troppe tensioni finalistiche ed escatologiche, e a godersi l’attimo presente con gli strumenti che ci possono permettere di intessere un rapporto concreto con l’altro.
In fin dei conti, chi sconsiglierebbe un pezzo di pizza, un drink o un caffè in compagnia di un santo?
Complimenti ad Il Grande Capo e speriamo in un proseguimento -magari più profondo - in questo tipo di ricerca artistica.
Tweeting: Tra provocazione e maniera. Ecco come la musica risponde - o forse no - oggi.
Where to: Su Youtube
(Domenico Savio); Regia e montaggio: Emanuele Forte; fotografia: Edoardo Palma; musica: Il grande capo; interpreti: Elio D’Alessandro - chitarra e voce, Giacomo Forte - tastiere, Stefano Mancini - batteria, Ilaria Tortoriello - basso; costumi: Beatrice Giannini; produzione: Full of Beans & Il Grande Capo; origine: Italia, 2015; durata: 3’,59’’
