FESTA DEL CINEMA DI ROMA - I’m Reed Fish

Reed Fish (Jay Baruchel) abita nel, quantomeno, bizzarro paesino di Mud Meadows, un angolo sperduto d’America rurale, dove tutti si conoscono e si fanno poco i fatti loro. Il ruolo di Fish in questa piccola comunità è quello di speaker radiofonico di un programma di news cittadine, che già fu di suo padre. Reed sta inoltre per sposarsi con Kate (Alexis Bledel), figlia di un noto commerciante d’auto della zona, bella ed intelligente, sembra la ragazza ideale per lui. Il problema si pone, a tre settimane di distanza dal lieto evento, quando il ritorno della sua vecchia amica Jill che, grazie anche ad una notevole vocazione canora, innesca in lui una fiamma di passione per questa ex-compagna di college. Passione che porterà Fish ad interrogarsi sulle scelte fatte e sul suo futuro...
Regista di I’m Reed Fish è Zackary Adler, al suo primo lungometraggio e già famoso nell’industria cinematografica, avendo lavorato nella produzione di video musicali e pubblicitari. Una scelta decisamente giusta quella di affidargli questa commedia scritta dallo stesso Reed Fish del titolo (ma ignoriamo se le intenzioni autobiografiche dello sceneggiatore sussistano o meno): il film è scorrevole e decisamente ben inquadrato nella logica in cui si pone, una logica che impone silenzio al critico qui presente, pena la perdita della sorpresa finale del pubblico lettore. Punti di forza del film, oltre alla sceneggiatura ben curata ricca di dialoghi diretti e divertenti, sono la scelta delle musiche ed il casting. Gli attori scritturati per il film sono non solo molto bravi ma anche particolarmente azzeccati per i vari ruoli: su tutti svettano DJ Qualls,nelle vesti di un amico di Fish, anch’esso prossimo al matrimonio, e Alexis Bledel (famosa per avere "una mamma per amica"), che interpreta Kate.
I’m Reed Fish, in concorso alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Alice nella Città e facente parte dello scambio Veltroni-De Niro, è un lungometraggio su delle scelte: quelle che ognuno di noi da un certo punto in poi deve cominciare a fare, pena la mancanza d’identità. Fish capisce tutto ciò alla vigilia del suo matrimonio con la ragazza più bella e benestante di Mud Meadows: la paura che il giovane sente crescere di giorno in giorno, che si esprime anche attraverso un certo distaccamento dalla vicenda, era il simbolo della sua incertezza, dei suoi timori. Ma, come la vita insegna, se non si è sicuri di qualcosa forse è meglio lasciar perdere. Reed lo capisce nel momento in cui rincontra una sua vecchia amica del liceo, per il quale prova subito una forte attrazione, tale da portarlo a compiere un gesto plateale e sconsiderato che gli costerà la fiducia dei suoi amici, nonché concittadini, e la perdita della sua futura sposa. In compenso, e con non poca fatica, riuscirà ad ottenere ciò che vuole: la ragazza di cui è veramente innamorato e che sembrava aver perso. Ci riuscirà solamente raccontandosi (in un modo alquanto singolare), esponendosi col fine di comprendersi e di farsi comprendere. Nonostante tutto, però, il futuro rimane un punto di domanda, cosa che comunque non arreca grattacapi al giovane Fish, più contento a godersi il suo lieto fine che a pensare a ciò che verrà dopo. Giustamente.
(I’m Reed Fish) Regia: Zackary Adler; soggetto: Reed Fish; sceneggiatura: Reed Fish, Zackary Adler, Peter Alwazzan, Rhett Wickher; fotografia: Doug Chamberlain; montaggio: Julia Ruell; musica: Roddy Buttom; interpreti: Jay Baruchel (Reed Fish), Alexis Bledel (Kate Peterson), DJ Qualls (Andrew), Schuyler Fisk (Jill Cavanaugh); produzione: Squared Foot; distribuzione: Contentfilm International; origine: USA, 2006; durata: 93’.
