IL MIRACOLO
Un ragazzino di dodici anni, Tonio, viene investito da una ragazza; la ragazza scende dalla macchina ma decide di lasciarlo lì ferito. Tonio apre gli occhi e la vede, nello stesso tempo viene investito da una fonte di luce che lui crede Dio. All’ospedale tocca un moribondo e questo guarisce: inizia così la sua esperienza mistica che lo rende ogni giorno più felice ed esaltato. Nello stesso tempo inizia un rapporto di amicizia con la ragazza che decide di non denunciare: si tratta una giovane difficile che è stata abbandonata dalla madre da bambina e si porta dietro questa sofferenza. Ben presto però Tonio capisce di non avere poteri taumaturgici e che la sua è un illusione: non è capace di fare miracoli, si è trattato solo di un caso. L’unico miracolo vero che attuerà alla fine è quello non meno sacro e non meno misterioso di perdonare la ragazza che lo abbandona con crudeltà e a salvarla dal suicidio con il suo amore. Un inno all’amore come forza misteriosa e incoercibile. Un miracolo laico. Il soggetto in questione di Giorgia Cecere, con un finale strepitoso, offre spunti di risoluzione e riflessione non indifferenti. Il regista Edoardo Winspeare, applauditissimo a Venezia, sceglie una rappresentazione molto tradizionale inscrivibile in quel realismo tutto italiano fatto di bambini meridionali innocenti, tramonti colorati sul mare della magna grecia, musiche suggestive e accattivanti, processioni con tanto di statue e rosari, recitazione fatta di ire e liti costantemente sul filo del melodramma. Il pericolo di questo film, che è comunque bello, è quello appunto di una certa retorica non solo nelle immagini abbastanza stereotipate ma soprattutto nella recitazione degli attori fatta eccezione per la bravissima Stefania Casciaro (la ragazza) che è profonda e misurata. Il ritmo narrativo soffre soprattutto nella seconda parte di una certa lentezza e pesantezza ma viene riscattato dal finale estremamente lirico ed emozionante.
[settembre 2003]
Regia: Edoardo Winspeare Interpreti: Claudio D’Agostino, Stefania Casciaro, Carlo Bruni, Anna Ferruzzo Produzione: Maurizio Tini per sidecar e rai cinema Origine: Italia 2003