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LA VOLTAPAGINE

Pubblicato il 21 maggio 2006 da Alessia Spagnoli


LA VOLTAPAGINE

Una bolla di sapone, la pellicola di Decours ha il sapore del déja-vù ad ogni scena.
Innumerevoli difatti sono gli esempi nella cinematografia d’oltralpe di racconti di donne-mantide impegnate anima e corpo al compimento della loro vendetta, dal Truffaut de La Sposa in Nero in giù... Maestro indiscusso di questo cinema vendicativo al femminile rimane Claude Chabrol, mentre la regina incontrastata della suddetta tipologia di ruolo la brava Isabelle Huppert.
Ma La Tourneuse de Pages (titolo originale) sembra tendere ed ispirarsi anche alla lezione di Michael Haneke (quello de La Pianista soprattutto, interpretato, non a caso, sempre dalla Huppert).
Un’estranea si introduce nel nucleo familiare fingendosi la quintessenza della ragazza pudica e per bene, dando prova di specchiata onestà, ma finirà per mettere a soqquadro la grigia esistenza di una tranquilla famiglia borghese. Già sentito, già visto. Anche lo scivolamento finale nel morboso, riteniamo, non sconvolgerà più alcuno.
Ciò che convince meno resta soprattutto l’innamoramento della produzione nei confronti di quella che, a parer loro, doveva risultare come l’idea brillante, vale a dire la ’trovata’ del titolo; tuttavia chiunque abbia sufficiente dimestichezza col pianoforte, sa quanto sia inverosimile l’assunto centrale proposto: un pianista non può certo essere ostaggio di chi, durante un concerto, volta per lui i fogli dello spartito, poichè di norma conosce a menadito la partitura e in particolar modo quegli specifici momenti critici di cambio-pagina.
La sceneggiatura, particolarmente sfilacciata, rappresenta dunque il vero punto debole del film: se già lo spunto di partenza è troppo esile e poco credibile, l’evolversi successivo dei rapporti fra i diversi personaggi ’suona’ spesso fasullo, forzato, ed è di ostacolo all’instaurarsi di un legame empatico o persino un briciolo d’interesse nei confronti di chicchessia.
Il film era presente a Cannes 2006, nella prestigiosa sezione Un Certain Regard. Evidentemente uno degli intenti più pressanti per la produzione era rappresentato dal lancio della giovane Déborah François come nuova diva di Francia: la bionda interprete è certamente sensuale, ma davvero poco espressiva. Anche in questo, ci pare, La Voltapagine non ottiene i risultati sperati.
Insomma, un film in tutto e per tutto ’stonato’.

Regia: Denis Dercourt; soggetto e sceneggiatura: Jacques Sotty; fotografia: Jérôme Peyrebrune; montaggio: François Gédigier; musiche: Jérome Lemmonier; scenografia: Antoine Platteau; costumi: Valérie Massadian; interpreti: Déborah François, Catherine Frot, Pascal Greggory; produzione: Diaphana, Les Films à Un Dollar , France 3 Cinéma; distribuzione: Mikado; origine: Francia 2006; durata: 85’


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