Lorenzo Vacirca è un piccolo gioiellino d’animazione del 2008 che racconta la triste e irrilevante esistenza di un giovane siciliano, Lorenzo. La sua vita, come quella della maggior parte di noi, è solo un passaggio, un momento prima che tutto finisca e di cui nessuno si accorge. La sua non è una vita speciale, non ha i caratteri dell’eccezionalità, è "inutile", e, come ricorda Goethe in apertura del corto: “Una vita inutile è una morte anticipata”. La sua esistenza è una scansione di gesti, risparmi, austerità, è il racconto delle fatiche del vivere, e dei piccoli, quasi invisibili sogni, come quello di comprare una macchina rosso fuoco, per trasformare la sua routine in vita.

La parabola di Lorenzo Vacirca è raccontata attraverso due importanti momenti della vita di un uomo, quello del lavoro e quello della disoccupazione forzata, e così, come un giovane Marcovaldo, Lorenzo si ingegna, sopporta, resiste e porta avanti il suo sogno che alla fine si avvera. Così, per un attimo, il protagonista riesce anche a sentirsi realizzato e così dal triste bianco e nero, la Sicilia di Lorenzo, si trasforma nell’isola colorata e magica che è nella realtà.
La sua storia riesce comunicare in maniera chiara, merito di tutti gli autori, ogni sentimento che vuole esprimere, soprattutto quello della sconfitta, oltre a diverse altre sensazioni: dalla malinconia, la compassione, fino alla sorpresa e infine alla partecipazione al suo dolore.
L’uso del sonoro è davvero molto interessante, l’equilibrio trovato, a volte volutamente disarmonico, tra bruschi silenzi e commento musicale risulta particolarmente suggestivo.
Le figure che popolano questa favola godono di un fascino speciale, grazie soprattutto allo stile molto cinematografico, pur trattandosi di un corto di animazione, e Lorenzo diventa davvero uno a noi vicino, con le sue illusioni, le sue frustrazioni, i suoi desideri, fallimenti, debolezze; la sua è una storia che ci riguarda, da tutti i punti di vista, e dobbiamo prestargli attenzione.

Nico Bonomolo è un giovane pittore siciliano, e con Lorenzo Vacirca ha conquistato numerosi premi in giro per i festival cinematografici d’Italia. Il suo tocco pittorico è evidente, le “tavole” attraverso cui racconta la storia di Lorenzo esprimono con libertà e vitalità le sue sensazioni, soprattutto i suoi sogni, e le velleità, tutte sostanze senza le quali ogni esistenza non potrà mai trasformarsi in vita, vita vera.

Tweeting: Una parabola umana sulla fatica di vivere, sui sogni e sull’importanza delle illusioni.

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