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Monster X Strikes Back - Venezia 65 - Fuori Concorso

Pubblicato il 30 agosto 2008 da Antonio Valerio Spera


Monster X Strikes Back - Venezia 65 - Fuori Concorso

Nel 1967 Shochiku produsse Monster X from Outer Space, titolo originale Guilala. In poco più di quarant’anni il film ha ottenuto una popolarità da cult movie tra gli amanti del cinema di mostri nipponico. Oggi Minoru Kawasaki, considerato l’Ed Wood giapponese, già autore di opere trash come The Calamari Wrestler, ha voluto far resuscitare il mostro Guilala.
Kawasaki ama realizzare pellicole con “living dolls”, omaggiando Godzilla e Ultraman ed utilizzando gli effetti speciali tipici dei film anni ’60 e ’70. Monster X Strikes Back rientra in questa scia e si basa dunque su una ripresa stilistica di questo cinema passato i cui prodotti sono diventati di culto e si propone di diventarlo esso stesso.
Così come le pellicole di quarant’anni fa presentavano, dietro la loro facciata di fantascientifico gioco di divertimento, una metafora politica, allo stesso modo il film di Kawasaki contiene al suo interno una parodia del panorama del sistema politico internazionale. Monster x è infatti ambientato sul Lago Toya in Hokkaido, dove ha luogo il summit del G8 sulla situazione ambientale del pianeta. In questa occasione il Giappone viene attaccato dal mostro Guilala e gli otto capi di stati presenti all’incontro decidono di non fuggire dal paese per affrontare in prima linea, con le loro assurde tattiche di guerra, l’alieno gigante.
Kawasaki si diverte (e non poco) sia nel costruire le scene dei disastri causati da Guilala sia nel caratterizzare gli otto personaggi protagonisti. Ne esce fuori un film volutamente iperkitsch e trash, che presenta costantemente spassose trovate demenziali. Il regista accentua e porta all’estremo alcune delle peculiarità di ogni singolo capo di stato, rendendo i personaggi delle macchiette caricaturali. Ognuno di loro propone la propria tattica di attacco ed il summit del G8 si tramuta nel Quartier Generale della Task Force per Mostri Spaziali. Il presidente italiano inventa la strategia Great Roman, il presidente russo presenta un piano per un avvelenamento letale, mentre Solkozy, primo ministro francese – sul quale l’autore focalizza gran parte della sua satira -, occupa il suo tempo nel flirtare in modo ridicolo con l’interprete giapponese. Ovviamente nessun attacco andrà a buon fine e, prima che venga scagliata una bomba atomica, sarà il gigante Takè-majin, con le sembianze e la voce di Takeshi Kitano, a salvare il mondo.
Presentato fuori concorso qui a Venezia, in collaborazione con il Far East di Udine, Monster X Strikes Back, pur non uscendo dai limiti dell’operazione di omaggio al cinema di mostri anni’60, è un prodotto interessante e godibile nella sua demenzialità, che cerca di sdrammatizzare l’attuale situazione politica internazionale. Il pericolo di una guerra nucleare, l’avanzata prepotente della Cina nel panorama mondiale, l’inettitudine dei governi dei maggiori paesi della terra sono i contenuti portanti del film, che sicuramente verrà amato dagli amanti del genere.

Antonio Valerio Spera


CAST & CREDITS

(Guilala no Gyakushu/Summit Kiki Ippatsu); Regia: Minoru Kawasaki; sceneggiatura: Masakazu Migita, Minoru Kawasaki; montaggio: Yosuke Yafune; fotografia: Takashi Suga; interpreti: Natsuki Kato, Kazuki Kato, Hide Fukumoto, Akira Matsushita, Matabe Watabe, Bin Furuya, Beat Takeshi; produzione: Guilala Production Commitee; distribuzione: Shochiku Co., LTD; origine: Giappone; durata: 98’


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