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No quiero dormir sola

Pubblicato il 8 settembre 2012 da Salvatore Salviano Miceli


No quiero dormir sola

Natalia Beristain incrocia finzione ed elementi biografici nel suo piccolo film. No quiero dormir sola - torna alla mente il capolavoro quasi omonimo firmato da Tsai Ming Liang - porta sullo schermo l’incontro di due diverse solitudini. Il legame che si crea tra nonna e nipote nasce dal peso della malattia della prima e della insoddisfazione della seconda. Eppure, nonostante l’amarezza dei ricordi e le ingiurie della vecchiaia, resta lo spazio per un rapporto sincero e leggero. Sincerità e leggerezza che precedono un epilogo coraggioso e non scontato.
Amanda è una giovane donna la cui vita pare andare avanti per inerzia. La notte è il momento in cui tutte le ansie e le frustrazioni si presentano con più vigore. Ecco perché ha sempre bisogno di un corpo in grado di occupare il vuoto della solitudine. Questa desolante routine viene spezzata dall’improvviso peggioramento delle condizioni di salute della nonna, una vecchia attrice di successo incapace di accettare l’asprezza di una vecchiaia che porta con sè i primi segni di demenza.
No quiero dormir sola si muove in modo delicato. Esplora il degrado di una vecchiaia che offende la mente ancora prima di segnare il corpo. Racconta di vite dominate dall’assenza. Per la giovane protagonista è l’affetto paterno a mancare, insieme alla progettualità di un futuro che, giorno dopo giorno, si limita a manifestarsi senza portarsi dietro alcuna promessa.
Per l’anziana nonna, un tempo giovane, bella e importante attrice, è proprio il futuro a mancare. A farle compagnia restano i ricordi di un passato denso di gloria, ormai irrintracciabile tra le tante rughe del volto e che lentamente inizia a dileguarsi tra le pieghe di una memoria che inizia a vacillare.
Adriana Roel, interprete messicana, regala, nel suo ritorno al cinema, una prova commovente. Senza mai eccedere e lavorando esclusivamente sulla sottrazione, rende chiaro e drammatico il senso di smarrimento e, paradossalmente, la consapevolezza del su personaggio.
La Beristain indugia spesso sui volti dei suoi protagonisti, offrendo una regia delicata, quasi invisibile, per un film che nella sua breve durata - appena 80 minuti - possiede un altro grande pregio. È il tempo necessario per raccontare questa storia intima e, al contempo, il segno di una apprezzabile capacità di sintesi narrativa. No quiero dormir sola è una piccola piacevole sorpresa di questo Festival.


CAST & CREDITS

(No quiero dormir sola); Regia: Natalia Beristain; sceneggiatura : Gabriela Vidal, Natalia Beristain; fotografia: Dariela Ludlow; montaggio: Miguel Schverdfinger;  musiche: Pedro de Tavira;  interpreti: Mariana Gajà, Adriana Roel, Leonardo Ortizgris, Emma Dib, Arturo Beristain; produzione: Chamaca Films, Mr. Woo, Foprocine-Mexico; origine: Messico, 2012;  durata: 81’


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