Roma 2008 - Omaggio a Gianini e Luzzati - Alice nella città
“Le loro opere sembrano sollevare il sipario sull’immaginazione, aprendosi al mondo della fiaba e a quello della tradizione popolare, ma nel contempo rivisitandoli con sottile spirito ironico e leggero distacco critico. Un ‘teatralissimo’ sipario rosso cala a volte al termine della rappresentazione cinematografica quasi a suggerirci che tutto ciò che abbiamo visto era pura finzione. I personaggi escono di scena, ‘vanno a stuccarsi nei loro camerini’. Si riposano in attesa che un nuovo sipario si sollevi sul cinema dell’immaginazione”. Tratto da "Pastelli pupazzi e siparietti - Il cinema di Gianini e Luzzati" di Sara Cortellazzo
Quest’anno, all’interno della sezione Alice nella città, la Festa Internazione del film di Roma dedica a Giulio Gianini e Lele Luzzati, un binomio mitico nella storia del cinema d’animazione italiano, un’ampia retrospettiva. L’uno operatore di cinema (Gianini), con alle spalle moltissimi film, l’altro illustratore, scenografo, disegnatore (Luzzati), hanno costruito negli anni uno stile inconfondibile, basato sull’uso di figure di carta animate in stop motion che ricordano tanto i cantastorie medievali e le loro tavole disegnate. Questi riferimenti alla cultura popolare dei secoli bui spiegherebbe la potente predominanza della favola nelle loro storie: maghi, principi, draghi e uccelli fatati vivono tra i colori dei disegni di Luzzati ma, non dimentichiamolo, assieme a loro troviamo anche Marco Polo, Turandot, Pamino e Tamina e tanti altri personaggi che, nel loro essere, mantengono una forte componente fantastico-lirica. Spalmata nell’arco di tre giornate, la retrospettiva comprende circa 20 cortometraggi animati, tra i quali possiamo annoverare Pulcinella e La gazza ladra (per i quali ricevettero due nomination agli Oscar), L’italiana di Algeri e Turandot o, ancora, le opere di carattere storico come Storia di Gerusalemme e Marco Polo.
Questo evento, che si sviluppa in un contesto più ampio denominato Omaggio al cinema d’animazione italiano e che prevede la proiezione di molti altri lavori di grandi maestri animatori come Pagot o Bozzetto, non si ferma però alla sola sala IKEA ma si sposta anche in tutte le altre dell’Auditorium: idea saggia è stata quella di inserire, prima dell’inizio delle varie proiezioni, uno o più cortometraggi d’animazione italiani. Una maniera intelligente per permettere ad una maggior fetta di pubblico di scoprire (o riscoprire) il lavoro di tanti grandi maestri.
Nonostante siano passati in alcuni casi quasi 50 anni dalla realizzazione di questi cortometraggi d’animazione, è ancora forte l’emozione nel guardarli: la capicità magnetica delle illustrazioni di Luzzati unita alla maestria d’operatore di Gianini, regalano momenti lirici, comici, storici unici. Tableaux vivent unici nel loro genere che poco hanno da invidiare alle moderne tecniche d’animazione e ai cartoni animati dei giorni nostri.