Roma 2008 - Iri - Concorso
Nel 1977 un’esplosione tremenda distrusse la stazione di Iri, una cittadina della Corea del Sud, provocando la morte di numerose persone. Ci ritroviamo nel 2007 e ormai la piccola Iri ha cambiato nome. Ha nascosto la propria identità, ma non riesce a superare il ricordo di quel dramma che rimane impresso indelebilmente nella mente, nel cuore e sui corpi di chi vive in quel luogo/non luogo. Improvvisamente la macchina da presa del regista, Zhang Lu, comincia a seguire la giovane Jin-seo, la quale, appena trentenne si aggira per le vie della città sempre solare e sorridente, con la passione per la lingua cinese. Jin-seo è però segnata da un handicap psichico dovuto ad un trauma riportato dalla madre incinta durante la famosa esplosione. L’ingenuità della ragazza viene continuamente fraintesa e sfruttata da uomini e donne di dubbia moralità. L’unica persona che cerca di proteggerla da tutto ciò è il fratello, che annulla la propria esistenza pur di donarle un po’ di gioia. Tra i due, però si instaura un’incestuosa relazione sessuale e a poco a poco inizia una lenta ma costante discesa verso gli inferi.
Cervellotico, presuntuoso ed irritante. Campi vuoti, lunghi e lunghissimi che tentano di riempire un "vuoto" enorme, che non risiede tanto nella malsana atmosfera della strana cittadina, quanto nella pochezza di una sceneggiatura che non appare sentita, ma furba e poco originale. La macchina da presa è sempre fissa, i dialoghi sono ridotti all’osso e le inquadrature non risultano particolarmente ispirate. Più di qualche volta, infatti, i tagli sghembi sembrano essere frutto di un cavalletto non in bolla piuttosto che di una vera e propria scelta stilistica. Un lungometraggio che pur essendo orientale, sembra forzatamente tale, quando in realtà con un’idea del genere sarebbe stato facilissimo toccare tutti i temi tanto cari a registi del calibro di Kim Ki-Duk. Un film da cui ci si aspettava molto e che purtroppo ha tradito tutte le attese. Deludente!
(id.); Regia e sceneggiatura: Zhang Lu ; fotografia : Kim Seong-tai; montaggio: Im Sun-kyong; interpreti: Yoon Jin-seo(Jin-seo), Eum Tae-woong (Tae-woong); produzione: Gyro Pictures, Sponge; origine: Corea del Sud, 2008 ; durata : 107’