Venezia 64 - L’aimèe - Orizzonti

Incentrato interamente sui ricordi, l’interessante documentario del regista francese Arnaud Desplechin che, mediante alcune vecchie fotografie, lettere e documenti di vario genere, tenta di ricostruire la vita della nonna deceduta all’età di trentacinque anni, appena qualche mese dopo aver dato alla luce suo figlio. Il protagonista della vicenda è il padre del regista che, analizzando i documenti che gli vengono presentati prova a ricomporre i frammenti di vita di quella madre che non è mai riuscito a conoscere. Desplechin riesce a condurre gli spettatori attraverso un viaggio a ritroso nel tempo fra i quartieri di Parigi e gli ospedali nei quali la donna ha vissuto.
La vita di una persona comune, con i suoi dolori e le sue gioie quotidiane, viene esposta senza banale retorica ma purtroppo in modo a volte poco coinvolgente. Degna di nota è però la perizia e la costanza con la quale il regista raccoglie e presenta il materiale a sua disposizione anche se la tecnica risulta troppo spesso poco più che amatoriale.
Desplechin tocca gli spettatori nel momento in cui ci mostra le lettere scritte durante la degenza della nonna in ospedale, poco dopo aver dato alla luce il piccolo Robert. Dopo una vita passata fra le corsie degli ambulatori come infermiera, Thérèse nota come il destino sia stato beffardo con lei, facendola ammalare di tubercolosi proprio nel momento in cui avrebbe dovuto essere accanto al nascituro. Si percepisce una tenera e triste ironia nelle parole della giovane donna mentre racconta la sua vita trascorsa fra gli ammalati di TBC e tra le righe si avverte il dolore di una donna come tante, allontanata forzatamente da suo figlio per preservarne l’incolumità. La ricostruzione tramite l’epistolario, viene integrata da foto d’epoca e dai vaghi ricordi del figlio Robert, che sembra finalmente riuscire a ricomporre i pezzi di questo complesso mosaico.
(L’aimèe); Regia e sceneggiatura: Arnaud Desplechin; fotografia: Caroline Champetier, Catherine Georges, Jean-Baptiste Chesnais, Julie Comte, Francois Vigon; montaggio: Laurence Briaud; interpreti: Robert, Arnaud, Fabrice, Joseph, Davis e Gabriel Desplechin; produzione: Why Not Productions; origine: Francia, 2007; durata: 70’
