X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



Venezia 64 - La Zona - Giornate degli autori

Pubblicato il 3 settembre 2007 da Giampiero Francesca


Venezia 64 - La Zona - Giornate degli autori

Un ragazzo percorre con la sua auto le strade eleganti di un quartiere residenziale, i bambini nelle loro raffinate divise scolastiche attraversano i viali e il sole splende sui curatissimi giardini all’inglese. Un piccolo paradiso terrestre. Un eden delimitato da un muro, dal filo spinato, da telecamere e sorveglianti. Una frontiera che separa questo empireo dall’inferno di una bidonville messicana

Cosa siamo disposti a fare in nome della nostra sicurezza? Fino a che punto la paura di perdere i nostri privilegi, le nostre comodità può condizionare le nostre azioni? Paura e sicurezza, parole che rimbombano nelle nostre orecchie ad ogni nuovo appuntamento elettorale. Slogan, manifesti, spot di ogni colore o appartenenza si riempiono di soluzioni e salvifiche possibilità. Nulla colpisce la nostra mente quanto il terrore di essere assediati, di perdere il nostro status. Sicurezza e paura. Una paura che genera mostri, privi di etica o morale. Senza punti di riferimento, senza una guida finanche la nostra cara democrazia appare un totem privo di significato. Rodrigo Plá rappresenta questo orrore con realismo e partecipazione trasformando il microcosmo della Zona in una metafora della nostra società. Le riunioni degl’inquilini del quartiere si tramutano così in paradigma della nostra, spesso vuota, democrazia. Una democrazia pronta a commettere qualsiasi delitto in nome del bene comune. Un bene che, nella realtà come nella Zona, corrisponde spesso ai bisogni e alle necessità di pochissimi. Nascosti dietro il volere della massa, dietro l’ipocrisia del sistema. Nell’era della democrazia take away, delle desert storm umanitarie, imparare a riconoscere la forza nascosta di un’oligarchia è un passo decisivo. Un governo amorale, come dev’esser chi è devoto al potere e al denaro, fatto di menti feroci, pronte ad aggredire senza pietà per mantenere la loro posizione. Assediate dalla paura, dal terrore di essere, un giorno, non più carnefici ma vittime. Un universo in cui vince l’egoismo e regnano l’istinto di sopravvivenza e di sopraffazione. Homo homini lupus. Una realtà così non ha catarsi.

Come la bandiera al contrario di Haggis, come il pugno nello stomaco di De Palma, come la squallida realtà della pellicola di Loach. Siamo in grossi guai ed è tempo di scegliere se chiedere aiuto o salire in cima ad un muro impugnando un fucile.


CAST & CREDITS

(La Zona); Regia: Rodrigo Plà; sceneggiatura: Laura Santullo; fotografia: Emiliano Villanueva; interpreti: Daniel Jiménez Cacho, Daniel Tovar, Alan Chávez, Carlos Bardem, Mario Zaragoza, Marina de Tavira, Maribel Verdú; produzione: Morena Films; distribuzione internazionale: Wild Bunch; origine: Spagna/Messico, 2007; durata: 97’


Enregistrer au format PDF