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Venezia 64 - Mad detective - Film Sorpresa

Pubblicato il 8 settembre 2007 da Giampiero Francesca


Venezia 64 - Mad detective - Film Sorpresa

Un meraviglioso gioco di specchi, di fantasmi e di paure che appaiono, come ombre, nell’animo di ognuno di noi. Uno scherzo di impressioni e riflessi, di opacità e trasparenze. Uno scherzo firmato Johnny To, a sorpresa, al festival di Venezia con il suo Mad Detective.

La consolidata tradizione veneziana che vuole, come film a sorpresa, la pellicola di un maestro orientale, consegna quest’anno alla rassegna la nuova fatica di Johnny To. Il regista di Hong-Kong, presente lo scorso anno con Exiled, giunge in laguna con un “detective sciamano” in grado di vedere, sentire, dialogare con i fantasmi e le paure che albergano nell’animo umano. Il volto dei caratteri in scena si moltiplica così rivelando il bambino impaurito, la dark lady, il feroce assassino che li abitano. Sono loro a muovere le azioni dei protagonisti. Ad ogni reazione, anche la più avventata o assurda, corrisponde un demone dominante che la comanda. Nella cupa realtà delle metropoli orientali, fra neon, strade umide e fumose, foschi locali in legno, persi fra i misteri della mala cinese, poliziotti e assassini si trovano così a fare i conti con il loro daimon. Nessuno è libero, nessuno può arrogarsi il diritto di schierarsi dalla parte dei “giusti”.

Nel solco della tradizione dell’action made in Hong-Kong, Johnny To costruisce una pellicola estasiante che fa della perfezione formale uno dei suoi punti di forza. Pur limitando la presenza di scontri a fuoco e duelli fisici (rievocando, in questo, la splendida fredda efferatezza di Election) il regista restituisce la stessa violenta intensità attraverso una regia mai statica. Un continuo movimento che irretisce, blocca lo spettatore trasportandolo in un universo parallelo, un non-luogo cinematografico perso fra le nebbie e i fumi di Hong-Kong. I balletti fra sbirri e malviventi, i loro combattimenti, si trasformano in “Mad Detective”, in una danza corale in cui i mille volti dei fantasmi giocano rincorrendosi e nascondendosi l’uno nell’altro.
Sul palcoscenico di Hong-Kong, reso magico e irreale da una fotografia straniante, il dramma dell’animo si divincola e sgomita, sbatte la coda come un pesce fuor d’acqua, come il corpo di un uomo colpito a morte. Il buio diviene così un caldo, rassicurante abbraccio, la salvezza e la speranza un’utopia.
Con così tanti demoni che ti mangiano l’anima, la luce, alla fine del tunnel, è davvero molto lontana.


CAST & CREDITS

(Mad Detective); Regia: Johnny To, Wai Ka-fai; sceneggiatura: Wai Ka-fai, Au Kin-yee; fotografia: Cheng Siu-keung; montaggio: Tina Baz; interpreti: Lam Ka Tung, Lau Ching Wan, Jay Lau, Kelly Lin, Andy On; origine: Hong-Kong, 2007; durata: 89’


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