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Volantin cortao

Pubblicato il 18 novembre 2013 da Giovanna Branca

VOTO:

Volantin cortao

Santiago del Cile: Paulina è un’annoiata ventunenne borghese che fa un tirocinio in un istituto di assistenza sociale a giovani con condanne per reati vari, provenienti da situazioni disagiate. Lì conosce Manuel, più giovane di lei di 4 anni e con qualche precedente per furto. Insofferente nella sua condizione, Paulina inizia a frequentare il ragazzo, affascinata da lui, in un’escalation di esperienze che li porterà ad un punto di non ritorno.
Volantin Cortao di Diego Ayala e Annibal Jofrè, ex studenti di cinema al loro secondo lungometraggio, è uno degli ultimi film presentati in concorso a questo ottavo Festival di Roma, ed è anche uno di quelli che più lasciano interdetti sulle scelte dei selezionatori, che pure quest’anno hanno messo insieme un buon numero di titoli molto interessanti.
Ciò che manca in primo luogo a Volantin Cortao sono dei personaggi: la protagonista è di un’antipatia quasi intollerabile, il suo spleen difficilmente comprensibile ed i suoi gesti completamente insensati. Il suo voler provare a mettersi nei panni dell’outsider più che dare profondità e ambiguità al suo personaggio, al suo “tormento”, aggrava solo il senso di irritazione dello spettatore nei confronti di una ragazza viziata e priva di alcuno spessore psicologico. Manuel, che si limita a subirla dall’inizio del film, non ha alcuna caratteristica che migliori la situazione. Ad un livello si sceneggiatura, poi, l’escalation nella vicenda di questi due ragazzi è priva di una qualsiasi motivazione drammaturgica, e giunge come un climax per cui nessuna direttrice della storia ci aveva preparati.
Infine, per quanto riguarda la forma, siamo nel regime della mediocrità: una regia che cerca nel pedinamento la propria ragion d’essere ma resta anonima ed una fotografia talmente mal fatta che in certe sequenze notturne si riescono a malapena a vedere i personaggi sullo schermo.
Questo tentativo di dare forma ad un disagio giovanile che attraversa tutte le classi sociali resta quindi solo sulla carta, ed il pedinamento dei due protagonisti non ci dona nè empatia nè "sociologica" comprensione dei loro mondi.


CAST & CREDITS

(Volantin Cortao) Regia: Diego Ayala e Annibal Jofrè; sceneggiatura: Javiera González, Javier Valderrama, Nicolás Herrera; fotografia: Diego Gomez, Victoria Jensen; montaggio: Camila Mercadal; musica: Manuel García; interpreti: Loreto Velasquez, René Miranda, Victor Montero, Alejandro Lafuente; origine: Cile; durata: 77’.


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