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Cannes 2007: Gegenüber - Quinzaine des Réalisateurs

Pubblicato il 8 giugno 2007 da Marco Di Cesare


Cannes 2007: Gegenüber - Quinzaine des Réalisateurs

Non è semplice rappresentare la violenza attraverso il cinema, perché questo è un media talmente potente ed efficace – a causa della sua parvenza di realtà, unita all’iperbole onirica insita nel segno audiovisivo - che con difficoltà può permettersi di rimanere in equilibrio tra l’esaltazione voyeuristica e una ricerca del senso più recondito della violenza (la quale è, con ogni evidenza, la quintessenza del nostro agire in società). E ancora più difficile è mostrare l’aggressività e lo scontro tra individui che abitano fra le stesse mura - in cattività - proprio a causa del suo fattore di ordinarietà; ma, visto che qualunque casa è la casa di ognuno, la violenza che si nasconde dietro la quotidianità domestica diventa ancora più inquietante.
Gegenüber (in francese tradotto come ’Vis-à-vis’; invece il titolo internazionale è Counterparts, traducibile come ’Controparti’) è l’esordio di Jan Bonny, giovane regista tedesco che, con questa opera, ha ricevuto una menzione speciale a Cannes 2007 (assieme al britannico Control): giustamente, verrebbe da aggiungere, poiché il suo è un film assai interessante.
Georg è un poliziotto di mezza età che si muove in una città tedesca; la moglie Anne è insegnante in una scuola elementare; con loro vivono due figli poco più che adolescenti. Questo gruppo di individui sembrerebbe formare una famiglia normale – per quanto tale termine possa avere alcun significato – tranne che per l’emergere di problematici scatti di violenza da parte della donna; Georg passivamente sembra subire la situazione che è venuta a crearsi, perché innamorato della moglie. Il gorgo della passione trascinerà con sé le vite dei due, fino a un finale sospeso molto bello.
La messa in scena richiama apertamente i dettami del manifesto Dogma95: mdp mobile che attornia corpi e volti, totale assenza di un commento musicale (fatta eccezione per i titoli di coda), ricerca di una casta purezza stilistica. E, guardando il film di Bonny, viene in mente anche l’opera di Rainer Werner Fassbinder (regista non del tutto estraneo all’opera di Lars Von Trier), in particolare per quanto riguarda il sado-masochismo implicito nel rapporto d’amore, oltre all’importanza data al discorso sul Corpo. In Gegenüber traspare anche una certa pietà nei confronti dei due protagonisti, più che un attacco al matrimonio in quanto emblema di una società piccolo-borghese. Perché sia Georg che Anne sono delle vittime: lui della sua impotenza (anche e soprattutto sessuale) che trova sfogo nell’abnegazione amorosa; lei della sua debolezza psichica, causata da uno stato di squilibrio mentale, che, unita a un surplus di fisicità, deve trovare sbocco nella violenza, da intendersi come surrogato del contatto umano. Ben peggiori sono i personaggi di contorno: i figli sono totalmente assenti, mentre gli amici e i colleghi di lavoro non riescono a comprendere i moti dell’animo dei due e il loro amour fou.
Gegenüber è un’opera coraggiosa, alla continua ricerca di un realismo esasperato, ma sempre funzionale alla materia narrata. La reiterazione di azioni sempre uguali serve per connaturare il microcosmo in cui i personaggi hanno deciso di rinchiudersi. Ma esiste anche una tragica ironia in una donna minuta che picchia un uomo molto più grande di lei. E la compassione è sempre unita a uno sguardo comunque oggettivo, che induce a un certo distanziamento rispetto alla fin troppo facile immedesimazione.
A questo punto non rimane altro che sperare che Jan Bonny possa continuare a realizzare film, ma solo quelli che lui gradisce: perché il suo potenziale talento non vada sprecato, prima ancora che possa maturare definitivamente.


CAST & CREDITS

(Gegenüber) Regia: Jan Bonny; sceneggiatura: Jan Bonny e Christina Ebelt; fotografia: Bernhard Keller; montaggio: Stefan Stabenow; interpreti: Matthias Brandt (Georg), Victoria Trauttmansdorff (Anne), Wotan Wilke Möhring (Michael); produzione: Heimatfilm; origine: Germania 2007; durata: 100’; web info: Cineuropa.org (in italiano).


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