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Cannes 2007: Les Chansons d’Amour - Concorso

Pubblicato il 19 maggio 2007 da Salvatore Salviano Miceli


Cannes 2007: Les Chansons d'Amour - Concorso

Si muovono in una Parigi appena sussurrata i protagonisti di Le Chansons d’Amour di Christophe Honorè, una metropoli in bilico tra l’oscurità della notte e la timidezza delle prime ore del giorno. Si muovono e cantano d’amore raccontando la storia di una relazione che prima si evolve in un menage a trois per poi naufragare, dopo l’improvvisa svolta amara che l’intreccio ci riserva.
Si cammina lungo una direttrice agrodolce, dunque, ma con una sottotraccia ‘piccante’ che pervade il film senza, però, mai eccedere. Il giovane Garrel, già protagonista di The Dreamers del nostro Bertolucci, da prova di una certa bravura o, quantomeno, scanzonata partecipazione (pur conservando un’espressività che, per quanto stimolata, raramente si discosta dal ’bello e dannato’), in un film che alla fine risulta migliore di quello che ci si poteva aspettare e che annovera tra le interpreti anche Chiara Mastroianni.
Particolarmente accattivanti alcuni dialoghi, forse troppo impegnati ad insistere su quella corda, ambigua e pericolosa, del doppio senso, ma che mai oltrapassano il gusto del lascivo a favore di un’ironia contenuta ma abbastanza pungente.
La storia procede senza troppi impacci, risultando perfino godibile anche nei ripetuti (e subiti) stacchetti musicali/canterini a cui si abbandonano a turno un po’ tutti personaggi. In realtà, cercando di sforzare gli occhi verso una visone più approfondita, è apprezzabile l’onestà del regista nel raccontare una vicenda che pure potrebbe cercare in più momenti il facile sconfinamento nel torbido o nello scandalistico (cosa che in Italia, patria della Famiglia, tribunale censorio dei Dico, certamente non mancherebbe di verificarsi). Basterebbe insistere sull’omosessualità latente (nemmeno tanto come si scoprirà) del protagonista o sullo strano rapporto che lo lega, nei primi trenta minuti, alle due interpreti femminili. Invece, Honorè, gliene va dato merito, sfugge alla tentazione, a fronte anche di una situazione culturale in cui opera che probabilmente lo agevola in questo senso, concentrandosi pienamente su di una narrazione che ci pare sufficientemente efficace.
Dal momento che si tratta del primo film di casa in competizione, lecito aspettarsi da parte della stampa d’oltralpe un trattamento ricco di fervore nazionalistico. Più giusto considerare il film per quello che è: una commedia tipicamente francese, nei modi e nei contenuti, piuttosto raffinata per il tema trattato, diretta in modo efficace ed alla fine anche piuttosto godibile. Considerando, però, che ci troviamo nel concorso ufficiale, è ugualmente onesto dire che altre sono, o dovrebbero essere, le caratteristiche necessarie per ambire alla Palma d’Oro.


CAST & CREDITS

(Le Chansons d’Amour ) Regia, soggetto e sceneggiatura: Christophe Honorè; fotografia: Remy Chevrin; montaggio: Chantal Hymans; musica: Alex Beaupin; interpreti: Louis Garrel (Ismael), Ludivine Sagnier (Julie), Chiara Mastroianni (Jeanne), Clotilde Hesme (Alice); produzione: Alma Films ; distribuzione: Bac Film; origine: Francia; durata: ‘95;


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