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Cannes 2007: Triangle - Fuori Concorso

Pubblicato il 18 maggio 2007 da Salvatore Salviano Miceli


Cannes 2007: Triangle - Fuori Concorso

Il cinema orientale non è più, ormai da tempo, una sparuta deriva di un altrettanto sparuto numero di cinefili. Al contrario, sempre più ha assunto un’aura autoriale legata a doppio filo con un ritorno di pubblico assai convincente.
Partendo da queste premesse, un film diretto a sei mani da Johnnie To, Tsui Hark e Ringo Lam, i tre maestri del cinema di Hong-Kong, oltre che una certa curiosità non può che garantire anche un buon successo.
Triangle nasce dalla volontà di collaborare avvertita da parte dei tre registi. Ciascuno ha curato un episodio, arrivando però a dare vita ad un’opera assolutamente compiuta ed omogenea, priva di cesure, chiara nel mantenere ed evidenziare i tratti peculiari dello stile di ogni singolo autore ma senza, per questo, disturbare una narrazione che procede assai lineare e non senza qualche spunto interessante.
Tutto ruota intorno al denaro che diviene anche simbolo di rivalsa per ognuno dei tre protagonisti. È un film che racconta il limite verso il quale è lecito spingersi nel disperato tentativo di rivincita sociale ed economica, aspetti, questi, tra loro estremamente intrecciati.
Se Tsui Hark, in un certo senso padre spirituale del progetto, concentra la sua parte proprio sul delineare i caratteri dei personaggi al servizio della massificazione commerciale delle società, Lam attraversa di più i lati introspettivi, inerenti alla sfera sentimentale, soprattutto sfruttando la figura di Sam, inerte ed inerme ed in costante conflitto con una moglie pronta a dispensare amore ed odio in base alla mera convenienza. Tocca a To approfondire la venatura ironica, cosa che gli riesce assai bene, garantendo un epilogo - ci si permetta il dissacrante ed azzardato paragone - quasi da commedia all’italiana.
La storia, banale nella sua prima lettura, ma, come detto, arricchita dalla personalità dei tre registi, racconta la sete di guadagno di Sam, Fai e Mok, improvvisamente guidati verso una ricchezza, veloce a materializzarsi tanto quanto a scomparire. Durante tutto il film si alternano registri ora drammatici ora da farsa, garantendo un buon ritmo sostenuto da trovate piuttosto convincenti. Una visione non impegnativa, che all’interno di un rigore e di una ’pesantezza’ - specie in termini di durata complessiva delle opere - di un Festival, non guasta affatto.


CAST & CREDITS

(Triangle); Regia: Johnnie To, Tsui Hark e Ringo Lam; soggetto e sceneggiatura: Half Leisure, Kenny Kan, Sharon Chung, Yau Nai Hoi, Au Kin Yee, Yip Tin Shing; fotografia: Cheng Siu Keung,; montaggio: David Richardson; musica: Guy Zerafa; interpreti: Luis Koo (Ah Fail), Simon Yam (Bo Sam), Sun Hong Lei (Mok Chung Yuen); produzione: Milkyway Image; distribuzione internazionale: Wild Side Films.; origine: Hong-Kong; durata: 114’.


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