X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



Festa del Cinema di Roma - Awesome: I Fuckin’Shot That !

Pubblicato il 17 ottobre 2006 da Nicola Lazzerotti


Festa del Cinema di Roma - Awesome: I Fuckin'Shot That !

Il 9 ottobre del 2004 i Beastie Boys tornano al Madison Square Garden di New York per il loro concerto. In occasione di questo evento la band newyorkese organizza, grazie al supporto di 52 fans, uno dei più interessanti e innovativi esperimenti audiovisivi. Infatti decidono di affidare a questa cinquantina di ragazzi scelti a caso 52 videocamere, 52 occhi mediatici liberi, senza condizionamenti puntati sulla performance.

L’aspetto assolutamente originale, in qualche modo strabiliante è la decisione di annullare ogni forma di direzione registica, creare una sorta di video-ripresa automatica, cioè affidata al caso e all’ispirazione dell’operatore. Impressionante è il lavoro, qui assolutamente organizzato, di montaggio. La paziente ricostruzione e la scelta del materiale è stata curata in funzione della creazione di suggestioni audiovisive molto potenti.

La struttura del video, che possiamo dividere in tre parti, è caratterizzata: prima da una scritta che accomuna la Baia dei Porci all’evento del concerto stesso e da un incipit dove scorgiamo la New York, tante volte presente nei loro video musicali, deformata dal grandangolo di notte, ripresa questa effettuata da un elicottero che sorvola la città sui tre punti focali che sono la statua della Libertà, Graund Zero e l’Empire State Bulding fino al Madison Square Garden. Ai più queste immagini iconografiche possono, in apparenza, sembrare facili simbologie. Non è così per chi conosce i Beastie Boys e sa il valore e l’amore che essi hanno per la loro città e il loro sentirsi profondamente, ideologicamente e politicamente newyorkese.

La seconda parte è il concerto vero e proprio in cui ognuna delle 52 telecamere guarda, pedina e insegue i tre artisti, immagini queste filtrate, trasformate e ritoccate a seconda delle esigenze emotivo-sintattiche della messa in scena. In aggiunta a ciò va ricordato un montaggio talvolta ipercinetico, talvolta fortemente rallentato, a tempo di musica o in contrappunto ad essa; interessante per esempio è l’idea di ripetere le immagini a ritmo di skrech del d.j.

La parte finale è il postconcerto: scorrono i titoli di coda e si vedono fans e personaggi importanti, come Ben Stiller, raccontare con poche battute le loro passioni per i Beastie Boys. Mentre la folla scema via e in alternanza con immagini accelerate dello smontaggio del palco e delle coreografie.

In definitiva non possiamo che rimanere entusiasti e appagati da questo prodotto spesso grezzo e puro, mille e mille anni lontano dalle forme patinate e chiarissime con cui sono mostrati sovente i video concerti. Straordinaria inoltre l’efficacia di questa audiovisione tutta pregnante e legata all’esaltazione emotiva dell’evento piuttosto che della band.

Regia:Nathanial Hörnblower (Adam Yauch) ;Montaggio: Michael Boczon, Remi Gletsos, Phil Knowlton, Neal Usatin; Musica originale :Mike D, Doug E. Fresh, Adam Horovits, Money Mark, Adam Yauch; Cast :Beastie Boys, Mix Master Mike, Doug E. Fresh; Produttori :John Doran, Nathanial Hörnblower; Produzione : THINKfilm; U.S.A. 90’;Colore e b/n


Enregistrer au format PDF