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FESTA DEL CINEMA DI ROMA - CHAND ROOZ BA’ D...(A FEW DAYS LATER...)

Pubblicato il 20 ottobre 2006 da Fabiana Proietti


FESTA DEL CINEMA DI ROMA - CHAND ROOZ BA' D...(A FEW DAYS LATER...)

Una donna borghese a Teheran oggi.
Una donna che fuma, guida la macchina ed è una libera professionista stimata. Eppure infelice, malinconica.
La pellicola di Niki Karimi - già attrice e assistente alla regia per Kiarostami, nonché autrice di un primo lungometraggio (One Night) presentato allo scorso Festival di Cannes - si allontana da ogni stereotipo consegnatoci dal cinema orientale e allarga il suo discorso dalla protagonista alla città.
Il riferimento sembra essere Ten del mentore Abbas Kiarostami, bel film troppo presto dimenticato, interamente girato nell’abitacolo di un’ automobile in cui si avvicendavano donne di ogni età, cariche di esperienze di segno opposto, a simboleggiare un Iran veloce e turbolento, confuso ma comunque in moto verso il progresso.
Ma se il film di Kiarostami era totalmente incentrato sulla parola, sugli energici scambi di opinione tra queste donne combattive, la Karimi esalta piuttosto i silenzi della sua protagonista, consapevole dell’importanza che questi siano volontari e non indotti. La crisi esistenziale di una donna che vive in una condizione privilegiata, che conduce una vita agiata, potrebbe dar adito a letture reazionarie: quasi che il benessere, un modello di vita occidentale non appagasse mai l’animo e portasse anzi con sé un’insoddisfazione perenne, una perdita di identità.
Il film rifugge però da ogni discorso politico, da ogni generalizzazione, per raccontare invece una crisi privata. Intimamente legata al personaggio di Shahrzad, che sceglie anche di interpretare, Niki Karimi si limita a seguirlo nelle sue fughe solitarie lungo strade deserte, nel suo esilio volontario, nell’ abbandono degli affetti, con uno stile così rigoroso da rasentare l’immobilità.
Le poche carrellate, le scene girate per lo più con camera fissa, appaiono senz’altro una scelta coraggiosa e in tempi di “abbuffate estetiche”, a colpi di montaggio e riprese rocambolesche, acquistano un significato quasi ascetico. Ma in questo modo A few days later rischia, e spesso nel corso del film accade, di non dialogare mai con lo spettatore, di non offrirgli nient’ altro che una sequela di foto, fredde e trattenute come la sua protagonista. Si è sempre in attesa di una rivelazione, di qualcosa che pulsa sotto la superficie ma che ancora non è venuto allo scoperto.

(Chand Rooz Ba’d) Regia:Niki Karimi; sceneggiatura: Shadmehr Rastin; fotografia: Hossein Jafarian ; montaggio: Sepideh Abdolvahab; musiche: Peyman Yazdanian;interpreti: Niki Karimi (Shahrzad), Ehsan Amani (Mr Tabesh), Niloufar Khoshkholgh (Ghazaleh); produzione: Aftab Negaran ; distribuzione: Sheherazad Media International ; origine: Iran 2006; durata:78’


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