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FESTA DEL CINEMA DI ROMA - It’s me now - Teraz Ja di Anna Jadowska

Pubblicato il 21 ottobre 2006 da Andrea Esposito


FESTA DEL CINEMA DI ROMA - It's me now - Teraz Ja di Anna Jadowska

It’s me now (Teraz Ja) racconta la storia di due viaggi: quello di Hanka, che fugge dal suo fidanzato, e di quest’ultimo, Pawel, che la insegue. Durante il viaggio incontreranno personaggi strani e surreali, a tratti inquietanti, talvolta divertenti.

Il racconto di questi percorsi è suggestivamente fiabesco. La fuga di Hanka nasce senza spiegazioni apparenti. Nel film ci viene presentata già in viaggio. E’ confusa, disorientata, il suo cammino sembra senza meta. Un viaggio vorticoso e colorato, di cui non conosciamo la direzione, fatto di boschi, case abbandonate, nebbia e strade perse nel nulla.
E’ specialmente lei a incontrare i personaggi più strani del film: gigolo macchiettistici, amanti nevrotiche, sociopatici, monomaniaci, tutti vagamente folli. Supportati da una sceneggiatura che ne esalta i caratteri insani, queste enigmatiche figure sono anch’esse senza un passato, come Hanka e Pawel. Le motivazioni profonde, i pensieri, le identità dei personaggi sono vaghe, solo accennate. Conta piuttosto l’affabulazione, il racconto del racconto.
La storia segue ciò che accade ai due protagonisti e ciò che essi vedono; in quanto Hanka e Pawel, concretamente, non fanno niente.
Specialmente Hanka è un personaggio passivo. Alla ricerca di un’identità, il suo comportamento non sembra motivato da una vera volontà. Di volta in volta, Hanka incontra uomini - molte situazioni vibrano di una sensualità latente - che la desiderano, la corteggiano, la toccano. E lei sembra darsi, diventando per un attimo quello che loro vogliono. Lei non sa quello che vuole, si perde nel labirinto del suo tragitto, non cerca l’uscita. Il viaggio di Pawel è lento, desolato ed essenzialmente solitario. Specialmente all’inizio, teso e preoccupato come lui. Pawel, che segue le tracce di lei perse nel nulla, descrive un tragitto più regolare: va dai conoscenti, dagli amici, dai parenti, segnando una linea che lo congiunge al passato e alla sua storia con Hanka. Il suo carattere resta poco più di un abbozzo: lui è solo il suo compito, cercare e trovare Hanka.

Anna Jadowska - qui al suo esordio - costruisce un film dallo sguardo errante, perduto dietro alla geografia fluttuante dei due tragitti. La sua regia vaga come a costruire il centro di una storia senza centro.
Il punto di vista è perennemente spiazzato: spesso vediamo la scena filtrata attraverso un qualche vetro, come se guardassimo in un acquario. Ne risulta un’impressione di leggero straniamento, perché la realtà sembra vagamente deformata dalla lente attraverso cui la osserviamo. Ricorre poi una ripresa in cui la scena è fotografata da una macchina in corsa, come se vedessimo per un attimo attraverso gli occhi di un passeggero sconosciuto.
E questi punti di vista decentrati sono alternati a primissimi piani e dettagli, da cui emerge una parzialità della figura umana: di questa, come per la storia, ci è spesso negata l’interezza.

It’s me now vuole indagare la natura dei rapporti umani, il bisogno e la necessità dell’incontro con l’altro. Lo fa raccontando delle storie in cui non c’è mai un vero contatto, dove i personaggi si incontrano per caso e proiettano desideri e paure l’uno sull’altro. Ma non si conoscono mai.
Per dire questo, la Jadowska sceglie la strada dell’indeterminatezza: le storie, le situazioni, i personaggi, tutto sembra teso a voler lasciare sullo spettatore solo un’impressione; una suggestione piuttosto di un significato, di un senso profondo dentro e dietro la storia.
Il problema è che il film resta decentrato e sperduto fino alla fine. Non cerca affatto la conclusione della storia. Il finale, più che sospeso, è troncato: frustra una soluzione, un possibile scioglimento drastico del film. Fino alla fine, It’s me now si muove nel limbo dell’indeterminatezza, la storia non propone alcuna cesura ma nemmeno un’apertura.
Per certi versi quindi resta coerente alla sua logica, continuando incessantemente a perdersi intorno a sé stesso. Purtroppo, il risultato si avvicina pericolosamente all’inconsistenza; scegliendo di non scegliere il film si condanna a una semplice impalpabilità.

(Teraz Ja -It’s me now) Regia: Anna Jadowska; sceneggiatura: Anna Jadowska; fotografia: Robert Mleczko, Aleksandra Jacquat; montaggio: Robert Ciodyk; musica: Skalpel; scenografia: Kacper Raczkowski; costumi: Kacper Raczkowski; interpreti: Agnieszka Warchulska (Hanka), Maciej Marczewski (Pawel), Ewa Szykulska (Ewa), Elzbieta Gruca (Gosia), Sylwester Jakimow (Marek), Andrzej Kurylowicz (conducente); produzione: Spi International Polska; distribuzione: SPI International Polka; origine: Polonia, 2005; durata: 85’; web info: www.spi.pl



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