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FESTA DEL CINEMA DI ROMA - SWIMMERS

Pubblicato il 17 ottobre 2006 da Andrea Esposito


FESTA DEL CINEMA DI ROMA - SWIMMERS

Emma ha undici anni e adora nuotare. “Stare sott’acqua è come volare. Volare sotto la superficie. Nell’acqua sono libera.” Ma un incidente rischia di farle perdere l’udito, se non si sottoporrà a una costosa operazione. E, cosa ben peggiore per Emma, la reclude fuori dall’acqua. Come se non bastasse, la barca del padre pescatore affonda, e per la famiglia si fa ancora più difficile racimolare i soldi necessari per l’operazione. Così, Emma vede il padre e la sua famiglia inabissarsi in una crisi turbolenta che li costringe a riconsiderare la propria vita e i propri desideri.
Ma ecco che nella vita della bambina entra Merrill, una ragazza molto più grande di lei, segnata da una dolorosa esperienza infantile. Le due, entrambe spaventate, entrambe incapaci di affrontare un mondo che non gli appartiene, si avvicinano istintivamente l’una all’altra, e affrontano insieme il difficile faccia a faccia con la realtà.

Swimmers parla di sogni e desideri, e della verità di questi di fronte alla realtà. Racconta questo partendo proprio dalla drastica perdita di quel sogno che rappresenta un’esistenza: l’acqua, che per Emma e il padre è l’elemento vitale, diventa all’improvviso un altrove, un regno estraneo; i due sono così costretti ad affrontare una realtà monca, ai costanti margini di quel mondo che prima era la propria vita.
Vediamo allora il padre vacillare e perdersi senza certezze, mettendo a rischio l’integrità della famiglia. A lui, e agli altri personaggi adulti, spetta un confronto duro e vero con le proprie scelte: la madre, che affronta l’operazione di Emma e il crollo del marito; il figlio poliziotto, ingabbiato in una vita che non è stato lui a decidere, e che cerca nella problematica Merrill la sua occasione di essere felice.
Dal canto suo, Emma è all’improvviso esposta duramente alla realtà, e registra sulla sua pelle tutto quello che accade.
Proprio dalla sua condizione d’impotenza, confinata sulla riva, impara a conoscere l’altro, a vedere quello che succede intorno a lei. Ed ecco che a questo punto compare Merrill, come creata dalla sua immaginazione (sentiamo Emma che parla tra sé e sé: è l’inizio di una storia, al cui centro c’è una ragazza come Merrill). E’ un’apparizione, appartiene a un altro mondo, probabilmente quello acquatico da cui è stata cacciata Emma. Quando il fratello di Emma la trova, nella piscina vuota della sua vecchia casa, è distante, priva di un’identità, a ricercare le tracce di un mondo passato e perduto. Un fantasma, che congiunge i due mondi inconciliabili, quello del sogno e quello della vita senza sogno. Ma anche una fragile superstite, che deve confessare ad Emma la sua storia per potersi liberare.

Ambientato in un evanescente paesino costiero del Maryland, Swimmers è una storia intima e delicata, tutta svolta sotto alla superficie delle cose. Va a rintracciare l’aspetto più profondo della realtà che descrive, rispettosamente, con cura. Sadler, con una regia discreta e sincera, riesce a realizzare un’opera a tratti commovente, un film intenso e umano.

(Swimmers) Regia: Doug Sadler; soggetto: Doug Sadler; sceneggiatura: Doug Sadler; fotografia: Rodney Taylor; montaggio: Lilah Bankier, Affonso Gonçalves, Susan Korda; musica: Paul Cantelon, David Darling; scenografia: Mark White; costumi: Ane Crabtree; interpreti: Tara Devon Gallagher (Emma), Cherry Jones (Julia), Robert Knott (Will), Shawn Hatosy (Clyde), Sarah Paulson (Merrill), Michael Mosley (Mike); produzione: Melanine Damage Control Filmproduction, Horizen Global Productions; distribuzione: One Movie; origine: USA, 2005; durata: 90’;


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